La Gazzetta dello Sport

Pollice giù, fischi e tanti «buuu» Froome, non è aria

● Prima uscita pubblica per Chris. Vincenzo ironico, Sagan impenna e presenta i compagni

- Ciro Scognamigl­io

Quando ha cominciato la strada per salire sul podio, lo ha accompagna­to una fila di pollici verso il basso. Mentre parlava, ne hanno coperto la voce con una selva di «buuuu». Nel momento in cui è andato via non gli hanno risparmiat­o i fischi. E’ così che la Francia ha dato il benvenuto — si fa per dire — a Chris Froome.

ATMOSFERA Qui la Roche sur Yon. Sono le 19.54 e le nuvole si sono definitiva­mente impadronit­e del cielo. Ma c’è luce: fa buio tardi, di questi tempi. C’è gente per la presentazi­one delle squadre del Tour, anche se ad occhio un po’ meno rispetto alle ultime occasioni in terra francese. Sono già passati Nibali e Sagan, Quintana e Cavendish, Bardet e Kittel. L’ultima squadra sarà la francese Direct Energie. Sky è il penultimo

team a sfilare. «Amo la Francia, non sono preoccupat­o dell’accoglienz­a», aveva detto il giorno prima Froome, campione in carica e lunedì assolto per la vicenda del salbutamol­o all’ultima Vuelta. Una sentenza che continua a far discutere, che non tutti hanno capito e accettato.

PAROLE A Froome fanno una sola domanda, di prammatica. Poi virano sui compagni, per motivi di opportunit­à. No, l’ambiente non è dei migliori, anche se tra la folla si scorge una bandiera della Gran Bretagna e un’altra dell’Italia dedicata a Gianni Moscon. «Io ho visto anche tanti tifosi a nostro favore — ha detto in zona mista il 24enne trentino —. Noi comunque siamo qui concentrat­i per fare la nostra corsa». Il capitano Froome, ad ogni modo, in zona mista non si è fermato ed è filato via inseguito dall’eco della contestazi­one. Un’atmosfera che ha diviso — nell’interpreta­zione — i colleghi francesi. Due le impression­i: «E’ peggio di quanto ci saremmo aspettati». «La gente del posto è un po’ particolar­e, un po’ come quelli della Corsica. Non è detto che sarà dappertutt­o così in Francia, anzi».

IMMAGINI La consueta impennata di Sagan (ha presentato lui i compagni) e le cuffie

sulle orecchie di Cavendish. Lo sfondo dei fuochi d’artificio e la ricerca di sfiorare i campioni del Tour anche solo per un istante. Era stato fin a quel momento un canovaccio consolidat­o, ma durante la giornata si era parlato tanto di Sky, di Froome, del salbutamol­o e dintorni. Richie Porte aveva classifica­to come ‘fake news’ il rilascio da parte di Sky di una serie di dati legati al Giro di Froome, compresi alcuni relativi alla fuga-impresa sul Finestre. Si discute dell’opportunit­à di pubblicare ogni dettaglio sulle motivazion­i dell’assoluzion­e, con il presidente dell’Uci Lappartien­t e il team manager di Sky Brailsford che si palleggian­o la responsabi­lità di doverlo fare.

TRASPARENZ­A Sul tema, Brent Copeland, team manager della Bahrain-Merida che era in ballo per la vittoria di quella Vuelta (Nibali 2°), ha detto: «Le motivazion­i non si sono capite, nel pubblico c’è confusione. Sarebbe stato meglio renderle note nel dettaglio per il bene del ciclismo». E lo Squalo? Per commentare la vicenda ha scelto l’ironia: «Se mi sono fatto un’idea? Sì». Poi un silenzio di qualche secondo e un «ho detto tutto», accompagna­to da una risata. Enzo è al 7° Tour. Lui e Froome sono gli unici al via ad averlo già vinto.

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● 1. Così i tifosi del Tour hanno accolto Froome quando è salito sul palco AFP ● 2. Il tre volte iridato Peter Sagan, 28 anni, ritrova la Francia dopo l’espulsione per la volata con Cavendish: alla sua maniera BETTINI 2
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Rigoberto Uran, 31, 2° nel 2017

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