La Gazzetta dello Sport

Dopo lo stop gaucho Pella elimina Cilic finalista 2017

- INVIATO A LONDRA ri.cr.

Resta folle, resta affamato. Ci vuole un pizzico di pazzia per fare a pallate e resistere fino allo sfinimento altrui contro Cilic, mentre la fame di tennis il gaucho Pella, fervente ammiratore di Steve Jobs, l’ha ritrovata dopo i vent’anni con il coraggio di mettersi in analisi: e dopo l’interruzio­ne di mercoledì per pioggia, ipnotizza l’artiglieri­a del numero 5 del mondo, finalista l’anno scorso e terzo favorito per i bookmaker, rimontando­gli due set e lasciandol­o a macerarsi su una conduzione mentale a dir poco raffazzona­ta della partita.

INTELLIGEN­TE Guido, numero 82 del mondo con un best ranking di 39 nel 2016, eroe della Davis argentina di due anni fa, è nato a Bahia Blanca come Ginobili e Palacio e della punta del Bologna è ancora molto amico. Da junior spaccava, come ben sanno a Milano dove vinse sia il Bonfiglio sia l’Avvenire, ma al piano superiore ha faticato fin da subito: «Non ero umile, pensavo bastasse il talento». E nel 2014, da ragazzo sensibile, arriva a un passo dal ritiro: «Essere intelligen­ti nel tennis non aiuta». Ma è uscito dalla buca affidandos­i a un biologo molecolare per migliorare i movimenti, anche se nessuno poteva aspettarse­lo così da corsa sull’erba. A tenere su i pronostici ci pensano perciò Nadal, Djokovic, Kyrgios, Del Potro e il cannoniere Isner, 64 ace per battere Bemelmans. All’entrata del campo 12 pare distribuis­sero gli elmetti.

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