Mondiale le sfide delle stelle Il giorno di Mbappé e Neymar
LA COPPA ENTRA NEL VIVO: IL FRANCESE CONTRO L’URUGUAY DI TABAREZ, POI L’ASSO BRASILIANO AFFRONTA IL BELGIO
● Il papà di O Ney era un calciatore, i genitori di Eden lo erano entrambi. Ora la storia del Mondiale passa dai loro piedi
Vincent Kompany fa lo snob. «Siamo tutti in grandi squadre, giochiamo la Premier, la Champions, siamo abituati a affrontare le star. Non è che ci fermeremo a dire “woow” vedendo Neymar». Willian è stato più gentile con Eden Hazard, ma in fondo sono compagni di club amici. «E’ vero, però l’amicizia in una situazione del genere passa in secondo piano e Eden lo sa. Non si aspetti cortesie». Romelu Lukaku ha spedito a Ney i complimenti a mezzo stampa: «Grande giocatore, altro che attore. Ha delle qualità fuori dal normale, presto sarà il numero 1 al mondo». Martinez ha aggiunto dolcezza per entrambi i numeri 10 chiamati a lasciare il segno: «Credo che Ney sia un esempio di tecnica sopraffina, ma Hazard è uno di quelli che fanno sì che il calcio sia bello. è un vero capitano, con una leadership naturale. Sta giocando ad altissimo livello ed è molto rispettato dai compagni». Anche Ney, se è per questo. Dal resto del mondo magari un po’ meno e lui si lamenta. «Ce l’hanno con me, le critiche europee servono solto a cercare di destabilizzarmi». Il brasiliano puro, di quelli di una volta, e il brasiliano del Belgio si affrontano in quella che classicamente viene definita finale anticipata. Una finale che i belgi non hanno avuto paura di affrontare, decidendo di giocare per vincere contro l’Inghilterra.
VITE PARALLELE Incoscienza, spocchia? Ingenuità forse. Come quelle che commette Neymar quando fa le sue scene sapendo che ha tutte le telecamere addosso. Ingenuità come quelle che i belgi hanno commesso due anni fa all’Europeo, facendosi etichettare da generazione d’oro che non cresce mai e il più golden boy di tutti è Hazard, arrivato a 27 anni a questo Mondiale con la voglia di cambiare marcia. Nel 2012, quando lo ha preso il Chelsea, ne aveva 21: fu pagato 40 milioni, mai era stato speso tanto per un belga. Il suo idolo era Zidane, uno dei suoi più grandi sostenitori è Thierry Henry, vice di Martinez, che dice «Hazard è uno di quelli capaci di creare qualcosa dal niente». Come O’Ney, facendo le dovute proporzioni fra uno paragonato a Pelé e uno che si tiene nel gruppo di testa, ma difficilmente andrà in fuga. Neymar e Hazard hanno qualcosa in comune: figlio di padre calciatore uno, figlio di genitori calciatori l’altro: narrano le cronache che Carine abbia smesso di giocare soltanto quando era incinta di tre mesi di Eden, che ha fatto i primi gol dalla sua pancia. Neymar ha consentito ai genitori di diventare ricchi, Eden e i suoi fratelli (c’è anche Thorgan in nazionale) sono cresciuti in una bella villetta di un quartiere tranquilEd
>Neymar con il suo carattere teatrale accumula detrattori in tutto il mondo
>Hazard fu pagato dal Chelsea 40 milioni di euro: mai nessun belga era costato tanto
lo a La Louviere, Belgio francofono. Neymar col suo carattere teatrale accumula detrattori in quantità, mentre Hazard si è fatto veramente biasimare una volta, nel 2013, quando ha dato un calcio a un raccattapalle dello Swansea ed è stato punito con 3 turni di stop e pubbliche reprimende. Per Neymar hanno dipinto un murale a Kazan, Hazard al massimo appare con le bandiere del Belgio dipinte sulle guance nella foto del profilo twitter. Neymar viene imitato dai ragazzini che lo prendono in giro per i suoi tuffi e i media contano i minuti passati a terra in 4 gare di Mondiale (13’ e 50’’). Hazard ai badboy è abituato e in nazionale cerca di tenerli insieme tutti. Neymar e Hazard hanno segnato 2 gol a testa in Russia. Hazard non sarà mai Pelé, ma il premio per lui sarebbe battere il Brasile e magari mettere a terra l’ego di Neymar. Anche se la seconda sembra un’impresa impossibile.