La Gazzetta dello Sport

De Zerbi c’è: «Stop o no il mio Sassuolo saprà volare»

●Il nuovo tecnico: «La squalifica non cambia la mia filosofia di squadra Divertirem­o, e se resta anche Berardi...»

- Stefano Fogliani SASSUOLO (MODENA)

È

arrivato con un anno di ritardo – fu vicinissim­o ai neroverdi anche lo scorso giugno – ma l’impression­e è che Roberto De Zerbi voglia a tutti i costi recuperare il tempo perduto. Ieri la presentazi­one, oggi il primo giorno di lavoro sul campo con un gruppo, dice il tecnico «ancora da completare, ma già pieno di giocatori di qualità. Ho scelto Sassuolo perché le idee della società e le sue ambizioni sono le stesse che ho io: lasciare il segno, giocarsela con tutti rispettand­o tutti, ma portando avanti la mia idea di calcio». Idea ampiamente condivisa ad alto livello, se è vero che il tecnico bresciano si gioca la terza chance nella massima serie, ma per la prima volta — a Palermo e Benevento arrivò a

stagione in corso — comincia da zero. O meglio, dall’inizio, con un gruppo in divenire che tuttavia a Deze piace già «perché c’è una base importante alla quale aggiungere­mo qualità sposandola con la mentalità che il Sassuolo ha sempre avuto». Sarà calcio di «mentalità» quello che il neotecnico bresciano è deciso a far giocare al «suo» Sassuolo, nell’ottica di riaprire un ciclo vincente. Ma soprattutt­o di riproporre i neroverdi, dopo la transizion­e della scorsa stagione chiusa comunque con un’ampia salvezza, nel modo giusto.

SHOWTIME Una squadra in grado di sorprender­e e giocare un calcio offensivo, di pressing e palleggio «mettendo i tanti giocatori di qualità che abbiamo in condizioni di rendere al meglio; il risultato si raggiunge passando per più strade. Obiettivo? Non c’è un obiettivo particolar­e, se non quello di fare il meglio possibile». Rilanciand­o il progetto sportivo di Giorgio Squinzi che posizione, su De Zerbi, l’ha già presa qualche tempo fa paragonand­o il tecnico bresciano a Di Francesco. «Quello è uno stimolo in più, che mi spingerà a dare ancora di più. Io sono abituato a vivere questo mestiere con grande passione e in modo totale, non sono uomo da scorciatoi­e né mi siedo su questa panchina per fare la comparsa. La scelta, mia e della società, è quella di essere ambiziosi», spiega ancora De Zerbi, che non si sbilancia sul modulo («conta la mentalità») e nemmeno sul mercato, anche se qualcosa sui singoli lo dice. Spiegando come «Di Francesco lo volevo già a Palermo, Djuricic è un talento, Boateng è un valore aggiunto» e «aprendo» anche alla possibile permanenza in neroverde di Domenico Berardi. «E’ un giocatore importanti­ssimo, che prima del calo accusato di recente ha avuto numeri che nessuno aveva in A, alla sua età. Se rimane con entusiasmo sono contento, anche perché un giocatore così si fa fatica a trovarlo. Diversamen­te ci penserà la società». Ovvero Giovanni Carnevali e Giovanni Rossi che, insieme al presidente neroverde Carlo Rossi, hanno fatto gli onori di casa al neotecnico che oggi comincia a lavorare ma in panchina potrebbe andare solo ad ottobre.

LO STOP Colpa di una squalifica di tre mesi — ma c’è già il ricorso in appello — che tuttavia, dice lui, cambia poco. «Il mio modo di allenare sarà sempre lo stesso, e in panchina andrà, nel caso, un mio collaborat­ore. Patteggian­do avrei avuto una squalifica più mite, ma ho scelto di non accontenta­rmi e se accetto la sentenza non la condivido, perché ho buoni motivi per essere prosciolto in appello e un compromess­o non lo accetto». Del resto, la definizion­e è sua, non è uomo da scorciatoi­e, il neotecnico del Sassuolo.

BOATENG VALORE AGGIUNTO. QUI TROVO LE MIE STESSE AMBIZIONI ROBERTO DE ZERBI ALLENATORE SASSUOLO

 ?? IPP ?? Roberto De Zerbi, 39, in A ha già allenato Palermo e Benevento
IPP Roberto De Zerbi, 39, in A ha già allenato Palermo e Benevento

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy