Polveriera Real E adesso i tifosi premono su Perez
● L’addio di CR7 verrebbe accettato solo in caso di arrivo di un big: Neymar e Mbappé nel mirino
Nella grande parrocchia madridista non tutti sono convinti che il prezzo sia giusto, e la cosa è arrivata alle orecchie di Florentino Perez, sempre attento all’umore della piazza. I tifosi del Madrid di massima la pensano come il presidente, e non da ieri: sì, è arrivato il momento di vendere Cristiano Ronaldo e ripartire, liberandosi anche dalla schiavitù tattica imposta dal giocatore, che è diventato un 9, e quindi non si può comprare un centravanti, e che in campo dà il meglio con Karim Benzema, il giocatore che il Bernabeu ama non sopportare.
DUBBI CHE SI GONFIANO Questa posizione di massima, che serpeggia da un po’ attorno alla Casa Blanca e nel palco del Bernabeu, ora che l’addio a Ronaldo sembra sempre più reale però sta vacillando. Come quelle coppie che si sentono logorate da una lunga convivenza e decidono di darci un taglio ma che al momento dell’addio vengono sopraffatte dalle tonnellate di ricordi. Perché è facile dire «Sì, vendiamo Ronaldo», poi quando si arriva ai saluti i 9 anni, i 450 gol, le 4 Champions, i lustrini, i Palloni d’oro, le magliette, i «Siuuuuu» imitati da tutti i bambini si rinfacciano e chiedono il conto emozionale. E se per di più Ronaldo viene venduto per 100 milioni, quando la clausola è 1000 e c’è chi in Inghilterra ha speso 85 milioni per un centrale del Southampton e in Spagna il Barça considerando i bonus è disposto ad arrivare a 145 per Dembélé, i dubbi si gonfiano come i muscoli di CR7.
HA DECISO LUI Per questo Florentino vuole almeno che sia Ronaldo a dire che se ne vuole andare, che sia ben chiaro che il Madrid si sta piegando all’irreversibile volontà del suo eroe, che si cavalchi l’onda del malumore che Ronaldo ha iniziato a surfare, di sua volontà, sul prato di Kiev un minuto dopo la fine della finale di Champions. Perez deve poter dire al tifoso: «Non potevo fare altro, è stato lui a volersene andare». Ma questo non è il solo problema in questa tribolata estate di Perez.
SOSTITUI ALL’ALTEZZA Perché il tifoso può anche accettare l’idea di vedere il suo 7 vestito di bianconero e non di blanco, però solo se al suo posto arriva qualcuno di altrettanto grande. Anche perché è dal 2015 (James Rodriguez) che il Madrid non fa un colpo grosso sul mercato. Perez ha avuto il grande merito di costruire una squadra potentissima e dominatrice in Europa senza spese folli, però se va via Ronaldo il pubblico pretende qualcosa di altrettanto galattico. E i nomi nel firmamento calcistico sono solo due: Neymar e Mbappé. Entrambi legati o legatissimi al Psg, e nei giorni scorsi il Madrid ha smentito pubblicamente le voci di una trattativa tanto col brasiliano che col francese. Però quelli sono gli unici giocatori il cui arrivo potrebbe far ritenere accettabile al madridista la rinuncia a Ronaldo, anche per 100 milioni. Per Perez l’estate è calda.