APERTE Domani il raduno In dodici mesi è cambiato tutto
● Un anno fa 4mila rossoneri affollavano Milanello, ora il clima è teso
Un anno su Nettuno, inteso come rivoluzione completa intorno al Sole, dura 164 anni terrestri. Il Milan sembra finito su quel pianeta lì, dove fa freddissimo e le unità di misura del tempo sono diverse da quelle di Carnago. Dal 5 luglio 2017 a oggi è successo di tutto, davvero troppo per essere compresso in dodici mesi dei nostri: quello che pareva l’inizio di un nuovo cammino s’è trasformato in un sentiero pieno di insidie. Domani è in programma il raduno ufficiale dei rossoneri in vista della stagione 2018-19. E il confronto con quanto avveniva l’anno scorso a Milanello rischia di essere impietoso.
TUTTO DIVERSO Un anno fa, nel giorno dell’abbraccio del Milan al suo popolo la situazione era la seguente: Donnarumma fresco di rinnovo dopo un lungo romanzo a puntate, Conti appena aggiunto a una lista di acquisti che già comprendeva Kessié, Musacchio, Rodriguez, Calhanoglu, André Silva e Borini. Ai cancelli del centro tecnico oltre 4mila tifosi festanti, il ritorno della Curva Sud e un clima da ritorno ai grandi fasti, dopo gli ultimi anni non esaltanti della lunga cavalcata berlusconiana: l’inizio dell’era cinese convinceva i puristi a suon di colpi di mercato, e Vincenzo Montella era ancora l’uomo che aveva riportato il Diavolo in Europa. Molto diverso il quadro attuale. L’unico a suscitare entusiasmo ieri è stato Borini, non tanto per le foto del primo giorno di test atletici postate su Instagram, quanto per il suo sbarco a Linate poco dopo l’ennesimo annuncio – fasullo – sull’imminente arrivo di Cristiano Ronaldo in aeroporto.
GATTUSO E MIRABELLI Già,
CR7. È proprio il momento d’oro delle grandi rivali a immalinconire ulteriormente i cuori rossoneri. La Juve assalta il Real Madrid per strappargli il penta-Pallone d’oro, l’Inter si fa bella per la Champions regalando a Spalletti stelle come Nainggolan e De Vrij. Per non parlare del Napoli, che sotto il Vesuvio ha portato Ancelotti, amatissimo dai milanisti anche e soprattutto per i trionfi europei da calciatore e tecnico. Il mercato del Milan, invece, è congelato in attesa di capire il futuro. Domani il d.s. Massimiliano Mirabelli lo ribadirà in conferenza stampa, dove si presenterà insieme a Rino Gattuso, alle 15, in diretta Facebook e su Milan TV. Il vero obiettivo, per adesso, è trattenere i big della rosa che potrebbero prendere male l’eventuale sentenza negativa del Tas sulla presenza in Europa AC MILAN-LAPRESSE League. E resistere alla tentazione di cominciare subito la caccia a quella cinquantina di milioni di plusvalenze che tanto ossigeno darebbero al futuro bilancio.
CLIMA TESO Resta da capire quale sarà l’umore dei tifosi, che alle 17.30 potranno assistere al primo allenamento della stagione aperto al pubblico, in ore decisive per il passaggio di potere da Li Yonghong al fondo Elliott. Una situazione un po’ surreale, in effetti, perché la mattinata fornirà elementi forse decisivi sull’assetto del Milan nei mesi a venire. Avventurandosi tra forum e social network ci s’imbatte in tre grandi categorie: autoironici, furibondi e innamorati. Proprio a questi ultimi, a quelli che ci sono sempre e comunque, si aggrapperà Gattuso per trasmettere le motivazioni alla squadra: anche in tempi di mare grosso, la dignità e l’amore per la maglia devono venire prima di tutto. «Un’estate fa – la storia di noi due – era un po’ come una favola», diceva quella vecchia canzone. Speriamo che non parta a tutto volume da qualche macchina che ha ancora l’autoradio, lunedì, nei parcheggi vicino a Milanello.
IL PROGRAMMA Gattuso parlerà alle 15, in conferenza stampa ci sarà anche Mirabelli
Dalle 17.30 il primo allenamento stagionale visibile a tutti dall’esterno