La Gazzetta dello Sport

«Silvio, perché ci hai lasciati soli? Queste figure non sono da noi»

- TEO TEOC0LI SHOWMAN

● 1. Teo, come sta vivendo questa fase d’incertezza? «Malissimo. Una squadra che era abituata a trionfare in Europa, con un marchio conosciuto in tutto il mondo, non può fare una figuraccia del genere. Vedo avversari che spendono centinaia e centinaia di milioni, il presidente del Milan non è riuscito a tirarne fuori 32 per tenersi il club. Che disastro».

● 2. Di chi è la colpa di tutto questo?

«Difficile attribuire delle responsabi­lità chiare, ho visto figure interessat­e soltanto a speculare. Però, dopo aver ricordato che con Berlusconi i colori rossoneri hanno vissuto i migliori giorni della loro storia, devo dire che Silvio avrebbe potuto scegliere meglio il successore. Ci aveva assicurato che avrebbe ceduto il Milan solo a persone competenti, invece è scomparso dopo aver passato la mano a una proprietà cinese inadeguata».

● 3. Come ci si risolleva per tornare grandi?

«Abbiamo accumulato divario dai top team e credo che occorreran­no almeno 4-5 anni per ripresenta­rsi al vertice. La ricetta è rifondare, ripartire da zero. O meglio, non da zero: dai nostri giovani. Mi è spiaciuto veder partire un ragazzo promettent­e come Cristante, all’Atalanta ha dimostrato quanto vale. Ora dobbiamo tenere Cutrone e allevare tanti talenti come lui».

● 4. Sarà a San Siro a seguire il Milan anche in questa stagione?

«L’anno scorso ho ripreso l’abitudine di venire allo stadio come ospite, con Gattuso avevo ritrovato entusiasmo. Quest’anno devo ancora decidere. Ma quando il richiamo del Milan bussa, il cuore non resta mai indifferen­te…»..

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