Il Milan allena la difesa Col Tas vietato sbagliare
●Il dossier con la memoria per il ricorso di Losanna sarà inviato alla fine della prossima settimana: è l’ultima chance per l’Europa
Nell’agenda del Milan, il 20 settembre 2018 è un giorno cerchiato solo a matita: per capire se sarà il caso di cancellare definitivamente quel promemoria, o se invece lo si potrà evidenziare con un pennarello indelebile, bisognerà aspettare ancora una decina di giorni. Il 20 settembre 2018 è un giovedì e dalle 18.55 scatterà la fase a gironi della prossima Europa League: sentenza Uefa alla mano, i rossoneri non ci saranno e staranno a guardare Lazio e Atalanta, ma sarà il verdetto del Tas di Losanna a definire una volta per tutte il destino continentale di Gattuso e dei suoi ragazzi.
IL DOSSIER Alla fine della prossima settimana il club di via Aldo Rossi invierà la sua memoria difensiva: a lavorare sulla documentazione è il pool di legali coordinato dall’avvocato Roberto Cappelli, che presenzierà all’audizione/sentenza del 19 luglio in Svizzera insieme con il collega Andrea Aiello e un consulente svizzero «ingaggiato» per il ricorso. La strategia ruoterà attorno a tre punti chiave: 1) sottolineare il fatto che le responsabilità dei conti in rosso nei bilanci del triennio 2014-17 – quello analizzato da Camera Investigativa e Camera Giudicante Uefa – sono da attribuire alla vecchia proprietà; 2) dimostrare che un anno di esclusione dalle coppe è una pena sproporzionata rispetto alle violazioni commesse; 3) provare che il business plan presentato alla Uefa non è «contraddittorio» e «poco credibile» come ritenuto dai giudici di Nyon, ma che ha subìto delle modifiche in corsa per migliorarne l’efficacia (ad esempio correggendo le previsioni iniziali sui ricavi dalla Cina). ANSA Certo, l’eventuale ingresso di un nuovo socio di maggioranza resterebbe l’ultima, importante carta da giocare, ma tutto dipende da quello che succederà nelle prossime ore tra Mr. Li, Elliott e l’ipotetico acquirente.
SENTENZA FLASH Gli arbitri di Losanna saranno tre: uno indicato dal Milan in una griglia di nomi (che prevede un italiano, un portoghese, due spagnoli, un cipriota, due danesi, un olandese, un greco, un francese, un austriaco e due tedeschi), uno scelto dalla Uefa con la stessa modalità e uno super partes, nominato dal presidente della Divisione del Tas competente sul caso. Attenzione, però: gli arbitri saranno imparziali, il fatto che rossoneri e controparte possano indicare un nome ciascuno non implica nessun tipo di «favore». Nella città del Lac Leman non ci sarà nessun dibattimento, la «terna» analizzerà il caso basandosi sulle motivazioni della sentenza e sui documenti prodotti per il ricorso. Poi deciderà. Anche di riammettere il Milan in Europa? Certo, è nelle competenze del Tas, che può annullare la sentenza di Nyon, autorizzare il Diavolo a giocare la coppa rimandandolo al settlement agreement, o ancora sospendere l’applicazione della pena senza cancellarla, chiedere alla Uefa di riformularla oppure confermarla. Udienza e sentenza, dicevamo, si concentreranno nella stessa giornata, il 19 luglio. Un giovedì, come i giorni in cui si gioca l’Europa League. A Casa Milan sperano possa essere di buon auspicio.
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IL NUMERO i giorni che mancano al verdetto del Tribunale arbitrale dello sport: si decide il 19 luglio