La Gazzetta dello Sport

Perez vuole una mossa di Ronaldo E intanto pensa a Neymar e Mbappé

- Filippo Maria Ricci CORRISPOND­ENTE DA MADRID @filippomri­cci

Come dirsi addio. Questa al momento è la canzone più gettonata sul triangolo Perez-Mendes-Ronaldo. Il classico francese di Francoise Hardy in realtà riprendeva una canzone inglese, «It hurts to say goodbye», il cui titolo, «Fa male dirsi addio», è più pertinente alla situazione con la Juve in dolce e ansiosa attesa. Florentino Perez non vuole restare nella storia come il presidente che ha mandato via Cristiano Ronaldo e pretende che il portoghese faccia un vero e proprio outing esternando la sua volontà di mollare la Casa Blanca dopo 9 anni di trionfi. Il presidente si sta impuntando, ripensando a ciò che successe con Xabi Alonso nel 2014: amatissimo dai tifosi lo spagnolo ottenne di andare al Bayern a un prezzo di saldo, nulla in confronto alla clausola, solo in cambio di dichiarazi­oni pubbliche nelle quali si prendeva la responsabi­lità dell’addio.

NIENTE FESTA Perez vuole lo stesso da Ronaldo, ma Cris al momento non ha alcuna intenzione di accontenta­rlo. Nei giorni scorsi si è parlato di una possibile festa di addio, atto negato a Raul e Casillas, con i due protagonis­ti del divorzio del secolo pronti a darsi un ultimo abbraccio. Ronaldo ha rifiutato l’idea: non vuole apparire accanto al presidente col quale ha mantenuto per anni una fredda relazione profession­ale che negli ultimi mesi si è congelata. L’idea del portoghese è quella di mandare una lettera al madridismo. E in questo ambito vanno prese in consideraz­ione anche le indiscrezi­oni su una clausola di confidenzi­alità che secondo quanto riportato da Marca ieri il Madrid vorrebbe inserire nell’accordo di vendita di Ronaldo, impedendog­li in futuro di dare la sua versione dei fatti. Ricordiamo che nel contratto firmato con Gareth Bale e filtrato da Football Leaks il Madrid obbligava il gallese a dire di esser stato pagato 90 e non 100 milioni di euro (per evitare di irritare Ronaldo, costato 96 e al tempo geloso del titolo di più caro della storia).

TEMPOREGGI­ARE Il portoghese però odia l’idea che gli dicano ciò che deve fare e dire, e qui starà a Mendes, che con Florentino ha un ottimo rapporto rafforzato nelle ultime settimane dall’arrivo di Lopetegui, trovare la mediazione. Che ovviamente determiner­à anche il prezzo finale dell’affare: Florentino si sente forte grazie al contratto fino al 2021 del suo giocatore e alla clausola da mille milioni. E prende tempo, anche per cercare di capire come potrà sostituirl­o: l’uscita prematura dal Mondiale di Neymar può accelerare l’assalto al brasiliano, che però è fortemente condiziona­to dalla volontà di non vendere del Psg. E lo stesso vale per Kylian Mbappé. Si parla di Harry Kane, ma Perez sa bene (vedi i casi Modric, Bale, Pochettino…) che negoziare con il presidente del Tottenham Levy non è né agevole né economico. Gli addii sono sempre difficili.

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