Perez vuole una mossa di Ronaldo E intanto pensa a Neymar e Mbappé
Come dirsi addio. Questa al momento è la canzone più gettonata sul triangolo Perez-Mendes-Ronaldo. Il classico francese di Francoise Hardy in realtà riprendeva una canzone inglese, «It hurts to say goodbye», il cui titolo, «Fa male dirsi addio», è più pertinente alla situazione con la Juve in dolce e ansiosa attesa. Florentino Perez non vuole restare nella storia come il presidente che ha mandato via Cristiano Ronaldo e pretende che il portoghese faccia un vero e proprio outing esternando la sua volontà di mollare la Casa Blanca dopo 9 anni di trionfi. Il presidente si sta impuntando, ripensando a ciò che successe con Xabi Alonso nel 2014: amatissimo dai tifosi lo spagnolo ottenne di andare al Bayern a un prezzo di saldo, nulla in confronto alla clausola, solo in cambio di dichiarazioni pubbliche nelle quali si prendeva la responsabilità dell’addio.
NIENTE FESTA Perez vuole lo stesso da Ronaldo, ma Cris al momento non ha alcuna intenzione di accontentarlo. Nei giorni scorsi si è parlato di una possibile festa di addio, atto negato a Raul e Casillas, con i due protagonisti del divorzio del secolo pronti a darsi un ultimo abbraccio. Ronaldo ha rifiutato l’idea: non vuole apparire accanto al presidente col quale ha mantenuto per anni una fredda relazione professionale che negli ultimi mesi si è congelata. L’idea del portoghese è quella di mandare una lettera al madridismo. E in questo ambito vanno prese in considerazione anche le indiscrezioni su una clausola di confidenzialità che secondo quanto riportato da Marca ieri il Madrid vorrebbe inserire nell’accordo di vendita di Ronaldo, impedendogli in futuro di dare la sua versione dei fatti. Ricordiamo che nel contratto firmato con Gareth Bale e filtrato da Football Leaks il Madrid obbligava il gallese a dire di esser stato pagato 90 e non 100 milioni di euro (per evitare di irritare Ronaldo, costato 96 e al tempo geloso del titolo di più caro della storia).
TEMPOREGGIARE Il portoghese però odia l’idea che gli dicano ciò che deve fare e dire, e qui starà a Mendes, che con Florentino ha un ottimo rapporto rafforzato nelle ultime settimane dall’arrivo di Lopetegui, trovare la mediazione. Che ovviamente determinerà anche il prezzo finale dell’affare: Florentino si sente forte grazie al contratto fino al 2021 del suo giocatore e alla clausola da mille milioni. E prende tempo, anche per cercare di capire come potrà sostituirlo: l’uscita prematura dal Mondiale di Neymar può accelerare l’assalto al brasiliano, che però è fortemente condizionato dalla volontà di non vendere del Psg. E lo stesso vale per Kylian Mbappé. Si parla di Harry Kane, ma Perez sa bene (vedi i casi Modric, Bale, Pochettino…) che negoziare con il presidente del Tottenham Levy non è né agevole né economico. Gli addii sono sempre difficili.