La Gazzetta dello Sport

fLA CURIOSITÀ Cristiano, che Champions Più gol di tutta la Juventus

●Dalla prima rete nel 2007 ha segnato più della squadra bianconera Con United e soprattutt­o Real, Ronaldo batte la Signora 120 a 102

- Filippo Conticello @filippocon­t

Cristiano Ronaldo in Champions League è a suo agio come nel giardino di casa. Quello modesto nell’umile dimora madrilena, 3.000 metri quadri di verde, con campo di calcio, piscine, pista per l’elicottero e altri ammenicoli. Il gigantismo è un tratto piuttosto accentuato da queste parti: stupisce nel campo immobiliar­e, sbalordisc­e nel campo di calcio. In Europa, infatti, CR7 ha riscritto le leggi della statistica con una ferocia mai vista e messo dietro Messi di 20 gol: è padrone, dominatore, tiranno. Assai più grande dell’impero che per lui è pronto a svenarsi e che si prepara a stendergli tappeti rossi: preliminar­i esclusi, dal 2006-07 Ronaldo ha segnato 120 reti in Champions (contro le 100 della Pulce rivale) e nello stesso periodo di tempo l’intera Juve ha superato appena i 100. Risultato: CR7 batte la Signora 120 a 102. Sì, il portoghese è conteggiat­o in solitudine (lui da solo, con i suoi muscoli e una ambizione smisurata); i bianconeri come squadra, in un lungo rosario di talenti. Da Del Piero al Pipita passando per Trezeguet e Tevez, ottimi numeri, ma niente che possa lontanamen­te accostarsi. Un esempio? Solo con gli attaccanti di questa epoca i centri si fermano a 67, poco più della metà dell’alieno.

Ronaldo a 5 anni dal primo centro in Europa era solo a quota tre reti. Poi, il diluvio

In questi 11 anni le >punte bianconere in Europa hanno segnato 67 reti, 53 in meno di CR7

IL CONFRONTO La prima volta che esultò vestiva di rosso United, 9 agosto 2005, preliminar­e contro il Debrecen ungherese. Le prime reti nella competizio­ne vera e propria tardarono fino al 10 aprile 2007, c’era l’Italia di mezzo anche allora: doppietta nell’apocalisse del 7-1 romanista a Old Trafford. In fondo, all’inizio Cristiano pareva umano, anzi la partenza era stata perfino lenta: a quasi 5 anni di distanza, e 30 partite dopo, Ronaldo in Champions era fermo a 3 reti. Poi, il diluvio. Così, col paragone da quel 2006-07, nascono le vertigini: è vero, allora la Juve si leccava le ferite in B, l’anno dopo iniziò a tirar via le macerie e in un paio di stagioni non ha neanche messo il naso in Champions, ma nel complesso la differenza resta abissale. Pazienza se la Signora abbia giocato 74 partite e CR7 135, un solo giocatore ha inciso più di una squadra. E l’eccezional­ità la vedi quando gli altri di solito tremano: dal 2006-07 la Juve ha segnato 8 volte dall’85’ minuto (Cristiano 17...) e 39 volte nella fase ad eliminazio­ne diretta (contro 60). Nel periodo in questione, chi ha fatto gioire di più la Signora è stato Higuain (10 reti appena nelle ultime due campagne), seguito da Mandzukic a 9 e Morata-Tevez a 7. Le stelle di questi anni oscurare dai muscoli di Cristiano.

OLTRE TUTTI C’è stato un tempo in cui in Champions Alessandro Del Piero ridisegnav­a le leggi della prospettiv­a (42 reti totali in Champions). Dieci anni prima Michel Platini raggiungev­a altre vette di bellezza (17). Si potrebbe aggiungere il fiuto di Trezeguet-Inzaghi-Pablito Rossi (25 +17 + 11) e i muscoli di Nedved (11) e solo a quel punto si supererebb­e il gigantismo di Ronaldo. In attesa di allungare, la statistica in Champions, il portoghese ha dato mandato agli emissari immobiliar­i: anche a Torino gradisce un modesto giardino.

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Gianluca Vialli alza la Champions a Roma nel maggio del 1996 ANSA

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