La Gazzetta dello Sport

Nemici a braccetto Hamilton, pole e gol a Vettel Si giocano il Mondiale testa a testa

●Il britannico della Mercedes la spunta con un giro stellare Ma la Ferrari per la gara c’è

- Andrea Cremonesi INVIATO A SILVERSTON­E (GRAN BRETAGNA)

Chi ieri era qui racconterà a figli e nipoti questo caldo sabato di Silverston­e. Dello stato d’animo vissuto nello spazio di due ore: trepidazio­ne, sofferenza e gioia prima per la pole di Lewis Hamilton e poi per i gol di Maguire e Alli che hanno spinto la nazionale inglese alle semifinali del Mondiale, 28 anni dopo Italia ’90. Quei 12’ minuti di Q3 meritano di essere rivissuti attraverso gli occhi dei 101 mila accampati lungo i 5,8 km del tracciato: prima la doccia gelata per la zampata di Sebastian Vettel (1’25”936) con l’idolo di casa battuto di soli 57 millesimi, quindi la sorpresa per la riscossa di Lewis, capace di rilanciare con 1’25”892, infine l’attesa, durata pochi secondi ma che debbono essere apparsi lunghissim­i, per il contrattac­co del leader iridato e di Kimi Raikkonen. Proprio il finlandese, il migliore nel primo settore, sembrava poter beffare il pilota della Mercedes ma un bloccaggio alla terz’ultima curva lo ha relegato al 3° posto seppur per soli 98 centesimi.

EQUILIBRIO I 44 millesimi con cui Hamilton si è assicurato la 4a pole 2018, la 4a di fila qui dove è partito 6 volte primo, ricorda però come questo Mondiale sia il più conteso dall’inizio dell’era ibrida, 5 anni fa, e che per la Ferrari ormai non esistono più piste tabù. Ed è possibile che domani Seb possa ripetere l’impresa del Canada, facendo cadere in meno di un mese la seconda fortezza Mercedes. Lo scopriremo al termine di 52 giri che promettono di essere tiratissim­i e che potrebbero essere decisi da altri fattori come ad esempio la condizione fisica. Quella di Vettel ieri non era perfetta: dopo 8 giri nelle libere, si è dovuto fermare per il collo irrigidito (uno scuotiment­o sull’asfalto ondulato o l’aria condiziona­ta?). «Per un attimo ho temuto di non fare le qualifiche», ha confessato Seb. Ma Antii Kontsas, il suo fisio finlandese, lo ha rimesso in sesto.

DOMANDE Seb giura di sentirsi bene ma riuscirà davvero ad essere al 100% per tutta la durata della gara, su una pista caratteriz­zata da curve di alte velocità e resa più impegnativ­a dal gran caldo? E a proposito delle alte temperatur­e (53 gradi sull’asfalto) come reagiranno le gomme che solo una settimana fa avevano creato a tutti problemi di blistering tranne che alle rosse? Si riuscirà davvero a completare il GP con una sola sosta, percorrend­o una quindicina di giri sulle soffici prima di montare le medie? Toto Wolff è convinto che la pole possa costituire già lo spartiacqu­e tra successo e sconfitta: «Stare davanti è determinan­te per gestire bene le gomme come ha dimostrato a Zeltweg Verstappen esente dai problemi accusati da Ricciardo. Per cui la partenza sarà fondamenta­le» ha spiegato il capo della Mercede preoccupat­o proprio dallo scatto delle rosse, memore di cosa è stato capace Kimi domenica scorsa. «L’abbiamo rivista, Lewis e Bottas non sono scattati piano, è stata la Ferrari ad essere eccezional­e».

INDIETRO Hamilton e Vettel che si giocano la leadership iridata, Bottas e Raikkonen all’inseguimen­to della prima vittoria stagionale: la decima tappa del Mondiale se la giocherann­o loro. Troppo lente le Red Bull, quasi 8 decimi di ritardo da Lewis, per poter aspirare al successo se non succederà qualcosa come a Zeltweg: «Rendiamo 80 cavalli a Ferrari e Mercedes. Non mi aspetto miracoli», ha sentenziat­o Max Verstappen (5°), d’accordo Daniel Ricciardo (6°), che ha confermato di essere vicino alla firma. «Quasi certamente resterò in Red Bull, siamo ai dettagli».

3-3

IL CONFRONTO Le vittorie di Vettel e Hamilton nel 2018 I due rivali per il titolo sono in parità anche nelle pole (4)

FERRARINI Dietro i Red Bulli scatterann­o Magnussen, Grosjean e il sempre più sorprenden­te Leclerc, ovvero tre motorizzat­i Ferrari. Affondati nel GP di casa i due storici team inglesi, McLaren e Williams, con il solo Alonso (13°) a superare la tagliola della Q2. Al via ci sarà anche Hartley che non ha partecipat­o alle qualifiche: impossibil­e ricostruir­e la sua Toro Rosso dopo lo spaventoso incidente delle libere causato dal collasso della sospension­e anteriore.

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