Nemici a braccetto Hamilton, pole e gol a Vettel Si giocano il Mondiale testa a testa
●Il britannico della Mercedes la spunta con un giro stellare Ma la Ferrari per la gara c’è
Chi ieri era qui racconterà a figli e nipoti questo caldo sabato di Silverstone. Dello stato d’animo vissuto nello spazio di due ore: trepidazione, sofferenza e gioia prima per la pole di Lewis Hamilton e poi per i gol di Maguire e Alli che hanno spinto la nazionale inglese alle semifinali del Mondiale, 28 anni dopo Italia ’90. Quei 12’ minuti di Q3 meritano di essere rivissuti attraverso gli occhi dei 101 mila accampati lungo i 5,8 km del tracciato: prima la doccia gelata per la zampata di Sebastian Vettel (1’25”936) con l’idolo di casa battuto di soli 57 millesimi, quindi la sorpresa per la riscossa di Lewis, capace di rilanciare con 1’25”892, infine l’attesa, durata pochi secondi ma che debbono essere apparsi lunghissimi, per il contrattacco del leader iridato e di Kimi Raikkonen. Proprio il finlandese, il migliore nel primo settore, sembrava poter beffare il pilota della Mercedes ma un bloccaggio alla terz’ultima curva lo ha relegato al 3° posto seppur per soli 98 centesimi.
EQUILIBRIO I 44 millesimi con cui Hamilton si è assicurato la 4a pole 2018, la 4a di fila qui dove è partito 6 volte primo, ricorda però come questo Mondiale sia il più conteso dall’inizio dell’era ibrida, 5 anni fa, e che per la Ferrari ormai non esistono più piste tabù. Ed è possibile che domani Seb possa ripetere l’impresa del Canada, facendo cadere in meno di un mese la seconda fortezza Mercedes. Lo scopriremo al termine di 52 giri che promettono di essere tiratissimi e che potrebbero essere decisi da altri fattori come ad esempio la condizione fisica. Quella di Vettel ieri non era perfetta: dopo 8 giri nelle libere, si è dovuto fermare per il collo irrigidito (uno scuotimento sull’asfalto ondulato o l’aria condizionata?). «Per un attimo ho temuto di non fare le qualifiche», ha confessato Seb. Ma Antii Kontsas, il suo fisio finlandese, lo ha rimesso in sesto.
DOMANDE Seb giura di sentirsi bene ma riuscirà davvero ad essere al 100% per tutta la durata della gara, su una pista caratterizzata da curve di alte velocità e resa più impegnativa dal gran caldo? E a proposito delle alte temperature (53 gradi sull’asfalto) come reagiranno le gomme che solo una settimana fa avevano creato a tutti problemi di blistering tranne che alle rosse? Si riuscirà davvero a completare il GP con una sola sosta, percorrendo una quindicina di giri sulle soffici prima di montare le medie? Toto Wolff è convinto che la pole possa costituire già lo spartiacque tra successo e sconfitta: «Stare davanti è determinante per gestire bene le gomme come ha dimostrato a Zeltweg Verstappen esente dai problemi accusati da Ricciardo. Per cui la partenza sarà fondamentale» ha spiegato il capo della Mercede preoccupato proprio dallo scatto delle rosse, memore di cosa è stato capace Kimi domenica scorsa. «L’abbiamo rivista, Lewis e Bottas non sono scattati piano, è stata la Ferrari ad essere eccezionale».
INDIETRO Hamilton e Vettel che si giocano la leadership iridata, Bottas e Raikkonen all’inseguimento della prima vittoria stagionale: la decima tappa del Mondiale se la giocheranno loro. Troppo lente le Red Bull, quasi 8 decimi di ritardo da Lewis, per poter aspirare al successo se non succederà qualcosa come a Zeltweg: «Rendiamo 80 cavalli a Ferrari e Mercedes. Non mi aspetto miracoli», ha sentenziato Max Verstappen (5°), d’accordo Daniel Ricciardo (6°), che ha confermato di essere vicino alla firma. «Quasi certamente resterò in Red Bull, siamo ai dettagli».
3-3
IL CONFRONTO Le vittorie di Vettel e Hamilton nel 2018 I due rivali per il titolo sono in parità anche nelle pole (4)
FERRARINI Dietro i Red Bulli scatteranno Magnussen, Grosjean e il sempre più sorprendente Leclerc, ovvero tre motorizzati Ferrari. Affondati nel GP di casa i due storici team inglesi, McLaren e Williams, con il solo Alonso (13°) a superare la tagliola della Q2. Al via ci sarà anche Hartley che non ha partecipato alle qualifiche: impossibile ricostruire la sua Toro Rosso dopo lo spaventoso incidente delle libere causato dal collasso della sospensione anteriore.