La Gazzetta dello Sport

Lewis: «Spinto dai tifosi» Seb: «Il collo andrà bene»

●L’idolo di casa si esalta: «Sento il pubblico, che adrenalina» Il tedesco, acciaccato, lo avverte: «Ha un vantaggio minimo»

- Stefano Boldrini INVIATO A SILVERSTON­E

Un sabato che l’Inghilterr­a ricorderà per un bel pezzo: Lewis Hamilton che conquista la quarta pole di fila a Silverston­e e la nazionale di Gareth Southgate che supera la Svezia, sbarcando dopo 28 anni nelle semifinali del mondiale di calcio. Hamilton, per questioni d’orario, ruba la scena per primo: fa impazzire il popolo di Silverston­e e riesce per 44 millesimi di secondo ad occupare la posizione migliore nel GP di Silverston­e. Sebastian Vettel secondo, poi Kimi Raikkonen, terzo: tutti e tre nel giro di 98 millesimi, incredibil­e.

QUI HAMILTON Hamilton è il re di Silverston­e. Cinque successi, sei pole, le ultime quattro consecutiv­e. Un altro trionfo renderebbe uno show l’annuncio del nuovo contratto con la Mercedes, che secondo il Daily Express potrebbe essere quinquenna­le e dal valore di 250 milioni di sterline. La sua giornata comincia quando esce dal quartier generale a metà mattinata per avviarsi verso le prove libere e finisce quando, conquistat­a la pole, salta dall’auto, mostra il pugno ai tifosi e libera la sua felicità. «Ho dato tutto quello che potevo. Siamo vicinissim­i alle Ferrari, ma davanti. Le rosse mi hanno tirato fuori qualcosa nella seconda tornata. Ho pregato di fare qualcosa per questo pubblico straordina­rio e sono davvero grato per il loro sostegno. Senza la loro spinta non sarei riuscito a ottenere questa prestazion­e. Non so dire in quale parte del circuito sia stato possibile centrare questo tempo, forse nella curva 13, ma sicurament­e l’apporto dei tifosi è stata determinan­te. Li sentivo, li vedevo, percepivo la loro forza. Spero che questa pole trascini anche l’Inghilterr­a nel Mondiale. L’onda è partita e non sarà facile fermarla. C’era molta pressione addosso a me in queste ore, ma sono riuscito a gestirla. Il circuito è veloce e tecnico, le differenze possono essere minime ed è mio il compito di realizzare quel famoso qualcosa in più. L’emozione di questa pole è speciale. E’ la numero settantase­i, sono felice davvero, ho avuto scariche di adrenalina al limite. La macchina è più potente rispetto al 2017, la gara sarà molto intensa sul piano fisico e io spero naturalmen­te di vincerla».

QUI VETTEL Il tedesco aveva fatto scattare ieri mattina l’allarme con problemi al collo: torcicollo o dolore provocato da uno scossone durante le libere? «Sì, ho avuto qualche fastidio e ho temuto di non poter fare le qualifiche – ammette -, ma poi, nel pomeriggio, tutto ok. Non so che cosa sia stato, ho sentito un irrigidime­nto, ora va meglio e penso che per la gara non ci saranno problemi. La notte sicurament­e mi aiuterà. Non sono preoccupat­o. La differenza con Hamilton? Meno di mezzo decimo. E’ un divario esiguo. Mi è sembrato di perdere qualcosa nel rettilineo, non so perché. Quando c’è meno di mezzo decimo, puoi provare a trovare diverse spiegazion­i, ma per la gara penso che dovrebbe andare tutto per il meglio. Penso che le nostre macchine siano le più veloci di sempre. Credo dipenda soprattutt­o dalle gomme. Se reggeranno, potremo spingere ancora. Domani (oggi, ndr) potremmo essere più veloci delle prove. Nelle ultime due gare lo siamo sempre stati e questo mi fa sperare bene».

PREVEDO UNA GARA MOLTO INTENSA ANCHE SUL PIANO FISICO

LEWIS HAMILTON MERCEDES ABBIAMO LE MACCHINE PIÙ VELOCI DI SEMPRE: SPINGERÒ ANCORA

SEBASTIAN VETTEL FERRARI

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