Le mosse di Cairo «Quattro acquisti Attacco da sfoltire»
presidente del Toro: «Prenderemo due difensori, forse pure due a centrocampo». Sirigu allunga al 2022
ensazioni. Perché anche di queste si vive in un mercato granata che, di colpo, ha aperto il gas sulla corsia di sorpasso. La percezione è diffusa, gli indizi cominciano a ritrovarsi uno dietro l’altro al loro posto: e, allora, appare chiaro che non ci sarà bisogno di bruciare ancora troppo tempo nell’attesa prima che il Toro annunci il suo secondo colpo, e forse a ruota pure il terzo, dopo l’arrivo di Izzo. Non è questione di ore: non sono segnalati sbarchi in giornata in città, almeno non ancora. Ma da domani, con il lunedì che inaugura il ritiro di Bormio (la squadra parte da Torino dopo pranzo), tutto diventerà possibile. Perché non è un caso che, per il terzo giorno di fila, il presidente Urbano Cairo abbia parlato di strategie e obiettivi annunciando che «un difensore lo prendo subito».
DOPPIO COLPO Con il d.s. Gianluca Petrachi il colpo di scena è sempre dietro l’angolo, ma tutto lascia intendere che il secondo nuovo difensore dovrebbe essere Gleison Bremer: non si allena più con l’Atletico Mineiro e, dopo l’intesa col giocatore, è a un passo l’accordo tra i club intorno ai 5 milioni. Dal Brasile, è rispuntato il nome di Verissimo. Ma le parole del presidente del Santos, José Carlos Peres («non c’è fretta, possono passare anche mesi»), certificano la quasi chiusura della pista. «Abbiamo altri due difensori da prendere, uno in particolare subito – ricorda Cairo – mentre per l’altro possiamo ritardare. L’obiettivo è fare innesti mirati, tutti concordati con Mazzarri e poi magari qualcosa si dovrà fare anche in uscita». Se Bremer arriverà in pochi giorni, il Toro si concentrerà su Juan Jesus della Roma, profilo ideale per Mazzarri. Bisognerà trovare l’incastro giusto per superare l’ostacolo di un ingaggio alto che sfonda i due milioni: intensificati i contatti tra le parti. Intanto, è ufficiale il rinnovo di Sirigu: accordo chiuso da un paio di settimane, ha firmato
appena arrivato in città un prolungamento al 2022 con adeguamento contrattuale.
RONALDO? NO TORO Tornano d’aiuto le parole di Cairo: «Stiamo facendo degli interventi anche a centrocampo, reparto in cui è tornato Lukic. Faremo anche qui uno-due acquisti, e in tutto potrebbero diventare 3 o 4 oltre Izzo». Dopo i primi sondaggi dei giorni scorsi, si è aperta di fatto la trattativa con l’Empoli per il bosniaco Rade Krunic, protagonista della cavalcata in B dei toscani. Valutato 7-8 milioni, il Toro sta avviando la volata provando ad avvicinarsi, proponendo Parigini o Boyé, per battere la concorrenza di Atalanta e Genoa. Guai a far uscire dai radar Pereyra del Watford, l’obiettivo numero uno. Sarà una trattativa lunga, con un punto di partenza alto: gli inglesi chiedono più di 20 milioni. «Il mister mi dice: ‘presidente mi prenda pochi giocatori ma quelli che io vorrei’ – continua Cairo –. Izzo lo voleva fortemente, e l’abbiamo preso». Glissa su Ronaldo e la Juve. «La Serie A diventerebbe più interessante, ma ora mi occupo della campagna acquisti del Toro: è più importante».
CIAO BARRECA Intanto domani Barreca raggiungerà il Monaco: affare chiuso intorno ai 10-11 milioni, più 1-2 di bonus. In standby il centrocampista Meitè, offerto dai francesi. Ufficiali Segre al Venezia e Gustafson al Verona, dove è richiesto anche Aramu. Prima dei saluti, Cairo tocca il tema attaccanti: «Se uno pensa all’attacco, giocando con il 3-5-2 abbiamo 6 uomini, tutti di valore, per 2 posti: troppi. Leggo, ad esempio, di Zaza: ottimo giocatore, ci mancherebbe, ma ne abbiamo già sei: come facciamo?».