La Gazzetta dello Sport

SAGAN, BOTTINO PIENO TAPPA E MAGLIA GIALLA OGGI CRONOSQUAD­RE

TOUR DE FRANCE: BRAVO COLBRELLI, 2°

- Ciro Scognamigl­io INVIATO A LA ROCHE-SUR-YON (FRA) @cirogazzet­ta

Sì, sarebbe un modello perfetto. Ma quelli, di solito, indossano un capo di abbigliame­nto per volta. Con Peter Sagan invece il rischio di perdere il conto è concreto. Maglia del team: ok. Campione del Mondo: da tre anni. Campione slovacco: è ritornato ad esserlo a fine giugno. E ieri, al Tour, ne ha aggiunte due in un colpo solo: la verde dei punti e soprattutt­o la gialla, dopo aver vinto lo sprint della – caldissima - seconda tappa a La Roche sur Yon davanti a un grande Sonny Colbrelli, vicino all’impresa della vita. «Se ho avuto paura che mi rimontasse? – dice il 28enne slovacco della Bora-Hansgrohe -. No. Allo sprint non c’è tempo di pensare. E poi, non ho paura di niente. Anzi, di qualcosa sì. Di notte, magari...».

TUTTO Peter si è preso tutto esattament­e come nel 2016: seconda frazione e primato, mentre oggi c’è grande attesa per la cronosquad­re di Cholet. Non si è trattato di uno sprint affollato come quello del giorno prima, firmato Gaviria. La vittoria se la sono giocata di fatto in 12: detto che la cronaca aveva offerto la lunga fuga di Sylvain Chavanel, alla 350ª tappa disputata al Tour, prologhi compresi (è alla 18ª partecipaz­ione, un record), neppure ieri sono mancate le cadute. Sagan-pensiero: «C’è un corridore in meno per squadra, ma la sicurezza non è questione di numeri, bensì di persone». Ritirato Luis Leon Sanchez (Astana)con la frattura del gomito sinistro e di quattro costole, ancora in difficoltà Adam Yates (rientrato, ma la scia dietro l’ammiraglia è apparsa evidente), è stata la caduta ai 1900 metri, in una curva a destra, a spezzare il gruppo. Tra gli altri, a terra la maglia gialla Gaviria, Matthews e Haussler, compagno di Nibali. Il tempo di raccapezza­rsi e Sagan ha rimontato Demare, ma Colbrelli gli stava giocando un bello scherzo.

SONNY «Peccato – spiega il 28enne bresciano della Bahrain-Merida -. Volevo anticipare. Ho sprecato un sacco di energie per prendere la ruota di Peter, ci sono state molte spallate. Ero in rimonta, è stato più forte ma ci riproverò». Sonny è al secondo Tour, ma l’anno scorso alla volata manco ci arrivava. Ora è diverso: «Le volate sono pericolose qui, soprattutt­o nei primi giorni. Poi si metteranno tutti al proprio posto». In un altro senso, ha invitato a fare la stessa cosa il ministro dello sport francese Laura Flessel, a proposito dell’ambiente ostile verso Froome: appello alla «tolleranza» e al «rispetto». Sul caso salbutamol­o però le bordate verbali continuano. Hanno fatto discutere le dichiarazi­oni, alla radio nazionale olandese, di Dylan Van Baarle, corridore di Sky che non è al Tour: «Non sono asmatico, ma da quando sono a Sky ho fatto dei puff di salbutamol­o. Non serve a doparsi, ma ci aiuta a respirare meglio dopo gli sforzi». Poi però ha detto che l’asma ce l’ha... A L’Equipe, il team manager della Groupama, Madiot, ha detto: «Ci hanno preso tutti per stupidi». E Brailsford (Sky) ha criticato il presidente Uci, Lappartien­t: «Ha ancora la mentalità di un sindaco francese più che quella adatta al nuovo ruolo».

ZONA Intanto, la zona mista di Peter Sagan non finisce più. Lo vogliono tutti. Si diffonde la voce di un ricorso di Degenkolb, molto nervoso per irregolari­tà dello slovacco nella volata. Nessun reclamo. «Non ho fatto niente di irregolare – aveva spiegato l’iridato -. C’è una giuria che decide, comunque (con la videoassis­tenza, ndr)». E poi gli scappa un «Possono sempre buttarmi fuori un’altra volta…». Poi chiarirà: «Se ho paura che succeda un nuovo episodio come quello con Cavendish lo scorso anno? No, è una pagina chiusa. E anche in quel caso non ho niente da rimprovera­rmi (anche se fu espulso, ndr), l’ha riconosciu­to pure l’Uci». Dopo il successo alla Roubaix, questo al Tour è il secondo grande momento della sua stagione. «Lo dedico a mio figlio Marlon, cui porterò il leoncino di pelouche. Ma non sono emozioni paragonabi­li. Anche perché questa maglia gialla non la porterò a Parigi, semmai cercherò di conservare la verde. Invece il pezzo di pavé della Roubaix non me lo può rubare nessuno. Anzi, qualcuno sì». Chi, Peter? «Beh. Un ladro, no?.

LA CHIAVE Chavanel in fuga per festeggiar­e 18 Tour. Sanchez si frattura gomito e 4 costole

Van Baarle (Sky) sul salbutamol­o: «Lo prendo, ma non ho l’asma». Poi ritratta

 ??  ?? Sprint Peter Sagan, 28 anni, batte Sonny Colbrelli, 28, a destra
Sprint Peter Sagan, 28 anni, batte Sonny Colbrelli, 28, a destra
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 ??  ?? LEADER Qui sopra Peter Sagan, slovacco di 28 anni, campione del mondo nelle ultime tre edizioni, indossa la maglia gialla AP A fianco, la sua volata vincente su Sonny Colbrelli, 28 BETTINI
LEADER Qui sopra Peter Sagan, slovacco di 28 anni, campione del mondo nelle ultime tre edizioni, indossa la maglia gialla AP A fianco, la sua volata vincente su Sonny Colbrelli, 28 BETTINI
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 ??  ?? La caduta a 1900 metri dal traguardo in cui è stata coinvolta la maglia gialla Gaviria
La caduta a 1900 metri dal traguardo in cui è stata coinvolta la maglia gialla Gaviria

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