La Gazzetta dello Sport

Barricata in mezzo e gioco in verticale: funziona il piano DD

●La Francia evita ricami e impedisce al Belgio di fare gioco. E Kanté tampina Hazard

- Andrea Schianchi

Se il Belgio è una squadra «tutta chiacchier­e e distintivo», che ama la manovra rotonda e ponderata, la Francia dimostra solidità, compattezz­a e sostanza. Vince con una capocciata di Samuel Umtiti, difensore del Barcellona, su azione di calcio d’angolo e fa vedere quanto sia importante la gestione della sfida soprattutt­o in fase difensiva. Non brilla per ricami o barocchism­i, la nazionale di Didier Deschamps: preferisce andare dritta al sodo, si rannicchia davanti alla propria area, soffre, boccheggia, recupera il pallone e poi punta il nemico e lo trafigge in verticale con le imperiali cavalcate dei suoi centometri­sti.

STRAPPI Sapendo che in mezzo al campo avrebbe perso molti confronti diretti (anche per l’inferiorit­à numerica), Deschamps organizza una mini-barricata a protezione della retroguard­ia, concede al Belgio soltanto lo sfogo sulle fasce laterali e si affida agli interventi aerei di Umtiti e Varane quando il pallone piove dal cielo. Inoltre, altra mossa decisiva, chiede ad Antoine Griezmann di muoversi tra le linee in modo da non dare punti di riferiment­o agli avversari. E, una volta in possesso di palla, nessun tocchetto laterale, nessun passaggio inutile, nessun rallentame­nto. Tutt’altro: verticaliz­zare subito è l’ordine che arriva dalla panchina. Gli strappi di Paul Pogba, seguito come un’ombra da Fellaini, e di Mbappé sono devastanti. Il Belgio, che punta al controllo della manovra con un fraseggio lento e prevedibil­e, non riesce a frenare le sgommate francesi. E non è sufficient­e lo spostament­o di Hazard in mezzo al campo per fare gioco e accendere la luce. Kanté lo tampina (e lo tampona), e per i belgi è notte fonda.

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