Barricata in mezzo e gioco in verticale: funziona il piano DD
●La Francia evita ricami e impedisce al Belgio di fare gioco. E Kanté tampina Hazard
Se il Belgio è una squadra «tutta chiacchiere e distintivo», che ama la manovra rotonda e ponderata, la Francia dimostra solidità, compattezza e sostanza. Vince con una capocciata di Samuel Umtiti, difensore del Barcellona, su azione di calcio d’angolo e fa vedere quanto sia importante la gestione della sfida soprattutto in fase difensiva. Non brilla per ricami o barocchismi, la nazionale di Didier Deschamps: preferisce andare dritta al sodo, si rannicchia davanti alla propria area, soffre, boccheggia, recupera il pallone e poi punta il nemico e lo trafigge in verticale con le imperiali cavalcate dei suoi centometristi.
STRAPPI Sapendo che in mezzo al campo avrebbe perso molti confronti diretti (anche per l’inferiorità numerica), Deschamps organizza una mini-barricata a protezione della retroguardia, concede al Belgio soltanto lo sfogo sulle fasce laterali e si affida agli interventi aerei di Umtiti e Varane quando il pallone piove dal cielo. Inoltre, altra mossa decisiva, chiede ad Antoine Griezmann di muoversi tra le linee in modo da non dare punti di riferimento agli avversari. E, una volta in possesso di palla, nessun tocchetto laterale, nessun passaggio inutile, nessun rallentamento. Tutt’altro: verticalizzare subito è l’ordine che arriva dalla panchina. Gli strappi di Paul Pogba, seguito come un’ombra da Fellaini, e di Mbappé sono devastanti. Il Belgio, che punta al controllo della manovra con un fraseggio lento e prevedibile, non riesce a frenare le sgommate francesi. E non è sufficiente lo spostamento di Hazard in mezzo al campo per fare gioco e accendere la luce. Kanté lo tampina (e lo tampona), e per i belgi è notte fonda.