Nessuno tocchi Gattuso Ha convinto pure Singer e punta sui fedelissimi
●Il tecnico incassa la fiducia del nuovo proprietario Intanto studia soluzioni tattiche alternative per la stagione
In fondo, era tutto già scritto. No, non nelle stelle, ma negli almanacchi del calcio di una ventina di anni fa: al Milan arriva un giovane dalla faccia cattiva che nel giro di qualche partita prende possesso di un posto fisso, trascina il gruppo e alla fine diventa un intoccabile, per chiunque si trovi al timone della nave rossonera. La storia di Gattuso da calciatore è stata questa, e tutto sembra ripetersi anche adesso che Rino è passato dal campo alla panchina. Perché, se in matematica il pi greco è la costante indispensabile per calcolare la circonferenza del cerchio, nella geometria milanista la G calabrese è diventata quella per far quadrare tutti i cerchi possibili: giocatori, tifosi, società, c’è un mondo intero che non può prescindere da Ringhio.
ENDORSEMENT Last but not least, anzi tutt’altro, è arrivata la benedizione americana del nuovo padrone di Casa Milan: «Elliott non è soltanto lieta di supportare il club durante questo momento di difficoltà – recita la nota ufficiale del fondo che ha preso il controllo del club dopo il default di Mr. Li –, PHOTOVIEWS ● Le partite ufficiali di Rino Gattuso sulla panchina del Milan, dove è subentrato a Vincenzo Montella: il bilancio è di 16 vittorie, 10 pareggi e 8 sconfitte ma anche della sfida di raggiungere obiettivi ambiziosi in futuro attraverso il successo sul campo da parte del tecnico Gattuso e dei suoi giocatori». Tradotto: nessuno tocchi Rino, puntiamo su di lui per rilanciare il Diavolo e riportarlo in alto. Le parole della società di Paul Singer sono un segnale chiarissimo che corazza la posizione del tecnico a tempesta appena passata, e nascono sostanzialmente da tre osservazioni: Gattuso è un simbolo della storia rossonera, garantisce quella continuità tecnica di cui ha bisogno una società che sta cambiando coordinate e, dalla sua, ha il buon rendimento della passata stagione (nella fetta giocata sotto la sua gestione, il Milan sarebbe stato al quarto posto). In sette mesi, insomma, l’allenatore di Corigliano Calabro ha convinto già due proprietari, che diventerebbero tre se aggiungiamo il potenziale acquirente Commisso, che poco prima dell’uscita di scena di Yonghong aveva strizzato l’occhio dalla sua New York: «Quel ragazzo di nome Gattuso mi piace molto, da giovane ero come lui, anche se meno bravo tecnicamente, e poi siamo calabresi entrambi…».
TUTTI CON LUI Rino piace molto a Mr. Rocco e fa impazzire i tifosi, che a Milanello, lunedì, lo hanno accolto con gli stessi cori di un anno fa e di una vita intera. E poi c’è la squadra: Gattuso ci ha messo la faccia anche stavolta, ancora prima di ripartire con giri di campo e allunghi, andando a rassicurare in prima persona tutti coloro che nutrivano dubbi sul futuro. Che resta ancora poco chiaro su alcuni fronti (Europa, mercato),
34