Eder-Jiangsu, ci siamo E la Cina può regalare speranze per Dembélé
GETTY l’uscita di Eder sarebbe strategica pure in termini di lista Champions, che l’Inter sarà costretta a presentare ristretta (22 giocatori, di cui quattro del vivaio nazionale e due del vivaio del club) a causa del mancato rispetto dei paletti sul fair play finanziario della scorsa stagione. Per l’uscita di Eder manca pochissimo, mentre è fatta per la cessione (in prestito) di due ex Primavera: il portiere Pissardo è ufficialmente del Monopoli, l’ex capitano Lombardoni va alla Pro Patria.
IN ENTRATA Dalla Cina alla… Cina. Sì perché sistemata la questione Eder, l’Inter resterà comunque sintonizzata sulle trattative del mercato asiatico, in attesa di capire il futuro di Mousa Dembélé. Il centrocampista belga del Tottenham continua ad avere estimatori in Cina, ma accetterebbe soltanto offerte indecenti per sbarcare in Oriente. In caso contrario, l’Inter sarebbe la soluzione più gradita, ma a quel punto il d.s. Ausilio dovrà convincere il Tottenham ad accettare la formula del prestito (anche oneroso) con diritto di riscatto. Una formula magica, che non vincolerebbe il club nerazzurro in ottica fair play finanziario. Ma anche una formula che rischia di ridurre all’osso la lista dei candidati al ruolo di terzino destro. Darmian e Florenzi sono entrambi in scadenza nel 2019, e dunque United e Roma (senza rinnovo) aprirebbero solo alla cessione definitiva partendo da 20-25 milioni. Ecco perché il preferito resta Sime Vrsaljko (Atletico), con Zappacosta in risalita: era arrivato al Chelsea per volontà di Antonio Conte, ora messo sulla porta. Chissà che non sia il dettaglio decisivo per chiudere l’operazione.