ALLEGRI È FELICE: CHAMPIONS ECCOCI
●«Sul mercato do indicazioni, per lui non servivano Come giocherà? Come fa da sempre, per fare gol»
Max arriva nella sala intitolata ad Anna Politkovskaja con largo anticipo. Sono le 9.40. Vede due cronisti già lì ad aspettarlo: sorride e fa battute. E’ di grandissimo umore. Bruxelles è blindata per la 2 giorni del vertice Nato. «Ma la stampa appena ha saputo che ci sarà Allegri verrà tutta qui», racconta un ragazzo. Mezz’ora dopo, il pienone. Perché Allegri è l’uomo che vince e che allenerà CR7. «Se è il più grande giocatore che io abbia mai avuto? Al momento - fa Max - è il top al mondo e sì, forse è proprio il più grande che io abbia mai allenato».
CHAMPIONS Al Parlamento Europeo Allegri è l’invitato d’onore del presidente Antonio Tajani nonché ambasciatore della campagna «Allenatore alleato della salute»: con loro ci sono Francesco Cognetti e Mauro Boldrini (presidente e capo-comunicazione di «Insieme contro il Cancro») e poi spunta anche Zagorakis, campione d’Europa 2004 ed ex Bologna. Max si dice favorevole alle vaccinazioni, come tutti i presenti, tocca il tema salute («L’allenatore non serve solo per gli schemi, che non servono a nulla, ma per dare un percorso sano ai giocatori») e poi «piomba» su Ronaldo.
Ha pensato a uno scherzo quando la società le ha detto che avrebbe provato a prenderlo?
«Assolutamente no: come sempre il mercato lo fa la società, io do indicazioni, ma su Ronaldo, beh, non servivano...».
Cosa vi siete detti lei e Cristiano dopo l’annuncio?
«Non l’ho sentito al telefono: lo vedrò lunedì. So che è molto contento, è un valore importante per una squadra che ha già fatto grandissimi risultati. Società e presidente hanno fatto una cosa straordinaria per la Juve e il calcio italiano».
Sarà difficile gestirlo?
«E’ un gran professionista, il ritratto della salute, un esempio anche per i bambini. E a questi livelli ci vogliono grandi professionisti per raggiungere i più alti traguardi: la Juve aveva e ha grandi giocatori, e lui è e sarà un valore aggiunto».
Con CR7 la Champions diventa quasi un obbligo.
«L’avvento di Ronaldo credo sia importantissimo, un salto di qualità da parte di tutti, società e ambiente: quando dal 30 luglio avremo tutti comincerà un’ annata che nasce per centrare tutti gli obiettivi. L’idea Champions c’è sempre stata, certamente l’acquisto di Ronaldo ci dà ancora più consapevolezza: è un giocatore forte, competitivo, importante e che ha vinto qualche coppa... Come giocherà? Come sempre, cercando di fare gol».
Disse no al Real perché sapeva che sarebbe venuto CR7?
«Immaginavo questa domanda: no. Ancora una volta ho seguito l’istinto. Quest’estate non è stata nemmeno facile, è mancata mia madre, ho dovuto fare scelte diverse. Ringrazio Perez che mi ha cercato ma avevo già scelto la Juve e il presidente ha poi fatto un colpo enorme. Ronaldo sarà molto importante per noi...».