CHELSEA, VIA CONTE È IN ARRIVO SARRI PARTONO GLI ACQUISTI
●Il club inglese fa causa ad Antonio: «Irregolarità» E trova l’accordo con De Laurentiis
Bruce Buck è un avvocato statunitense, è nato nel 1946, conosce Roman Abramovich da vent’anni e nel 2003 curò l’acquisizione del Chelsea da parte dell’oligarca, diventando ben presto il presidente dei Blues: è stato lui a riunire ieri dopo l’ora di pranzo Antonio Conte e il suo staff per comunicargli l’esonero. «Da oggi (ieri, ndr) la vostra opera è conclusa. Le ragioni del licenziamento sono riconducibili ad una serie di comportamenti non regolari». In buona sostanza, il Chelsea vuole provare a liquidare Conte e il suo staff per giusta causa. Si prospetta quindi una battaglia legale, che nell’immediato potrebbe bloccare il pagamento degli stipendi. Buck ha lasciato Cobham verso le 14.30 local time e più tardi, a bordo dell’auto guidata da Carlo Cudicini, pure Conte ha salutato il centro sportivo. I giocatori, ai quali era stato comunicato dopo l’allenamento del mattino che la seduta del pomeriggio era annullata, erano già a casa.
STORIA PARADOSSALE La storia di questo esonero reale, ma che il Chelsea non ha ancora ufficialmente comunicato, è in linea con una vicenda paradossale dal primo all’ultimo momento. L’addio di Conte ai Blues è annunciato da mesi. Anche i sassi sapevano che l’allenatore pugliese non sarebbe stato confermato, nonostante un contratto da dieci milioni di euro valido fino al 30 giugno 2019. Gli ostacoli per arruolare Maurizio Sarri - risolti solo ieri -, uniti al tentativo di aprire un contenzioso legale con Conte per la vicenda del messaggino telefonico che liquidò Diego Costa nell’estate 2017 e alle questioni personali di Abramovich, che hanno costretto il boss dei Blues a chiedere la cittadinanza israeliana, hanno creato il tormentone dell’estate.
DOPPIO FRONTE Il Chelsea ha dovuto muoversi su due fronti. Con Conte si è arrivati allo strappo di ieri, preludio di uno scontro in tribunale. Con Sarri è stata necessaria una lunga trattativa con il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, per risolvere il problema della clausola contrattuale che legava, per otto milioni, il tecnico toscano ai vicecampioni d’Italia. La fumata bianca sarebbe arrivata la notte tra mercoledì e giovedì. Sarri, con un Napoli ora saldamente nelle mani di Carlo Ancelotti, sarà libero di unirsi al Chelsea e l’operazione si allargherà all’acquisto da parte del club londinese del centrocampista Jorginho. Nel costo finale, si terrà conto di una quota della clausola-Sarri, con buona pace del Manchester City di Pep Guardiola, convinto fino a 48 ore fa di aver in mano il cartellino del centrocampista. Jorginho ieri è stato indicato in viaggio verso Londra per le visite mediche, ma in serata sono arrivate le smentite.
SOLTANTO LUI Sarri salirà a Londra da solo: il suo staff non lo seguirà. Problemi personali tra il tecnico toscano e alcuni assistenti, oltre alle varie situazioni contrattuali con il Napoli, avrebbero portato a questo colpo di scena. Confermato il ruolo di Gianfranco Zola: sarà il braccio destro di Sarri, una guida sicura in un mondo non facile come quello dei Blues. Sarri si legherà al Chelsea per tre stagioni, fino al 2021. Lo stipendio annuale sarà, al lordo, di 6,4 milioni di euro. Con il suo sbarco partirà il mercato: Higuain, Rugani, Golovin e Vrsaljko sono i giocatori nel radar dei Blues. Con la partenza di Conte, Willian dovrebbe restare, mentre potrebbe essere ceduto Morata. Più complicata la situazione di Courtois: il Chelsea non vuole perderlo, ma questioni personali – i figli vivono con la ex moglie a Madrid – e la corte del Real potrebbero spingere il belga a chiedere di andare via. Hazard è un caso a parte: a Londra sta bene, ma un’offerta concreta da parte del solito Real Madrid potrebbe rimettere in discussione la sua permanenza.
MESSAGGI Non tutti i giocatori hanno voltato le spalle a Conte. Lo spagnolo Cesc Fabregas ha scritto su Twitter: «Grazie mister per un’altra premier e un’altra FA Cup. Non è stato facile all’inizio convincerti, ma spero alla fine di averti reso orgoglioso. In bocca al lupo». Un altro messaggio, stavolta su Instagram, è stato postato dall’ex capitano dei Blues, John Terry: «In un momento che avrebbe potuto essere il più difficile della mia carriera, Antonio è stato onesto e rispettoso. Mi è piaciuto lavorare e imparare da te. Grazie di tutto, boss».