La Gazzetta dello Sport

IL REGNO DI LI È DURATO 452 GIORNI

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LI YONGHONG PRESIDENTE

Il 5 agosto 2016 Li Yonghong firma un contratto preliminar­e con Fininvest per la compravend­ita del club valutato 740 milioni di euro.

Il 13 aprile 2017 il Milan cambia ufficialme­nte padrone: per l’acquisizio­ne serve un prestito da 303 milioni dal fondo americano Elliott (380 con gli interessi)

VERSO UN NUOVO SOCIO Mister Li apre alla cessione di una quota del club a un socio inizialmen­te - di minoranza. Tra i primi a farsi avanti la famiglia Ricketts, che diffonde un comunicato: «Siamo interessat­i ad acquisire uno stakeholde­r di controllo del Milan. Porteremo nei club i valori dei Chicago Cubs».

IL NUMERO UNO COSMOS Anche Rocco Commisso, patron dei New York Cosmos e fondatore di Mediacom, esce allo scoperto. In un comunicato fa sapere: «Voglio il Milan, ma alle mie condizioni». Nei giorni scorsi, in un’intervista alla Gazzetta: «Porterei nel club la mia esperienza di businessma­n. Ho i soldi e conosco il calcio. Stimo molto Gattuso».

LA PISTA RUSSA Le ore che precedono la mezzanotte del 6 luglio, ultimo momento utile per rimborsare l’hedge fund della famiglia Singer, sono convulse. Li Yonghong tenta un’ultima carta e tratta con Dmitry Rybolovlev, proprietar­io del Monaco e magnate russo che ha fatto fortuna col business dei fertilizza­nti. Nulla di fatto, non si trova l’accordo

LA SVOLTA CLAMOROSA Sia l’offerta di Commisso sia le altre proposte dei possibili acquirenti vengono rifiutate da Mister Li, che non si presenta nemmeno da Elliott per prendere tempo. Allo scadere dei termini fissati per la restituzio­ne dei 32 milioni, Yonghong si ritrova senza denaro da restituire: al fondo di Singer non rimane che escutere il pegno

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