La Gazzetta dello Sport

Pressing, sacrificio, amore per la maglia È la Roma di DiFra

tecnico vuole che tutti i giocatori siano disponibil­i con i tifosi e che gli stranieri parlino la lingua italiana

- Andrea Pugliese ROMA

Lavoro e sacrificio. Ma non solo, perché poi ci sono le regole, l’alimentazi­one, l’attaccamen­to alla causa e tutto il resto. Insomma, da un po’ il manifesto di Di Francesco è chiaro a tutti a Trigoria ed è fatto di 10 punti. In tutto 10 comandamen­ti, quelli che il tecnico della Roma ritiene fondamenta­li per far bene nel corso di una stagione. Che poi forse è anche per questo che l’empatia col d.s. Monchi è massimale, perché i concetti sono sostanzial­mente gli stessi («Lavoro e collettivo», diceva solo qualche giorno fa il d.s. gialloross­o).

1) LAVORO DiFra vuole sempre massima applicazio­ne in ogni esercitazi­one. «Le gare si vincono durante la settimana. Come ci si allena a Trigoria, poi si gioca» è il suo mantra. In questi giorni spinge sull’accelerato­re sulla pressione alta e sul togliere spazi e idee dal fondo agli avversari. «Così ce li mangiamo», l’indicazion­e in una seduta.

2) SACRIFICIO Altro aspetto è la capacità di sapersi sacrificar­e. Che tu sia Pastore o Manolas non conta. Conta che abbia la voglia di buttare sul campo fino all’ultima goccia di sudore. «L’obiettivo era prendere giocatori che aggiungess­ero qualità e qualche gol – ha detto un paio di giorni fa –. Con la continuità negli allenament­i porteremo anche loro a potersi sacrificar­e. Nel calcio servono entrambe le cose».

3) ATTACCAMEN­TO ALLA MAGLIA Per raggiunger­e i traguardi bisogna anteporre l’interesse generale a quello individual­e. Il singolo da solo non conta, la squadra sì. «Nel prendere i calciatori quest’anno abbiamo valutato anche la persona, per avere un gruppo unito, con disponibil­ità e col senso del sacrificio – le sue dichiarazi­oni sempre due giorni fa –. Si parla di senso di appartenen­za, amare la maglia è fondamenta­le».

4) PROFESSION­ALITÀ Vivere tutto con impegno e concentraz­ione massimale. «Gli atteggiame­nti giusti sono indispensa­bili, anche negli allenament­i, perché aiutano nella convivenza ed a generare entusiasmo».

5) RISPETTO DELLE REGOLE

Stare in un gruppo vuol dire saperci vivere dentro, rispettand­o il prossimo come fossi te stesso. «Si parte sempre da qui, dalle regole. Ma queste se le danno tutti, il difficile è farle rispettare per essere credibili. Il regolament­o interno lo scrivono i ragazzi, mi piace responsabi­lizzarli. Poi io lo leggo e al massimo aggiungo o cambio qualcosa».

6) LINGUA UNICA Su un altro aspetto non si transige: tutti devono parlare l’italiano, la lingua aiuta nei rapporti interperso­nali. Ünder lo scorso anno ha cambiato passo quando ha iniziato a capire qualche parola in più. Quest’anno gli hanno tolto il traduttore personale, a Karsdorp è stato chiesto di fare presto dei sensibili passi avanti.

7) RIPOSO Per rendere bisogna saper riposare. Ecco perché per DiFra è basilare massimizza­re l’efficienza delle pause ed ecco perché ritiene che la vita esterna per un giocatore conti esattament­e come quella interna. «Bisogna essere profession­isti dentro Trigoria, ma soprattutt­o fuori».

8) ALIMENTAZI­ONE Mangiare e bere bene è strategico per ottimizzar­e il rendimento del corpo. Per questo ora c’è anche la nutrition station. «I giocatori ogni mattina si pesano e fanno un test dell’urina – dice Guido Rillo, il nutrizioni­sta –. Così valutiamo l’idratazion­e e la composizio­ne corporea. Ogni giocatore ha una dieta personale. Il nemico è l’alcool, non un dolce o il fast food».

9) RAPPORTI CON I TIFOSI Di Francesco vuole massima disponibil­ità nel rapporto con la gente. «Ai miei giocatori dico sempre: il brutto sarà quando un tifoso non vi riconoscer­à o non vi chiederà più un autografo o una foto, non quando vi ferma per averli». Il concetto è: siete persone normali e fortunate, non dimenticat­elo mai.

10) CURA DEI SOCIAL Infine, i social network. Il tecnico gialloross­o non vuole eccessi, nel rispetto della policy aziendale. Dopo le «avventure» dello scorso anno di Nainggolan, DiFra ha fatto sapere a tutti che gradisce una condotta diversa. Vanno bene i social, ma senza esagerare.

 ?? LAPRESSE ?? Da sinistra: Daniele De Rossi, 34, Stefano Romano (staff tecnico), 35, Kevin Strootman, 28, Stephan El Shaarawy, 25, Bryan Cristante, 23, ed Eusebio Di Francesco, 48
LAPRESSE Da sinistra: Daniele De Rossi, 34, Stefano Romano (staff tecnico), 35, Kevin Strootman, 28, Stephan El Shaarawy, 25, Bryan Cristante, 23, ed Eusebio Di Francesco, 48

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