Consigli, urla e battute Spalletti è già in clima partita
●Per domenica pensa alla sorpresa: niente allenamento per tifare Brozovic e Perisic in finale
Sì, c’è Icardi che si limita al calcio-tennis e in coppia con Radja Nainggolan no, non ce n’è per nessuno. C’è Karamoh che fa disperare per qualche stop sbagliato, Gagliardini un po’ lento nel girare la palla, Candreva che si diverte con i cucchiai (e pazienza se Handanovic si dispera). Ma c’è soprattutto Luciano Spalletti, attrazione numero uno di questo strano ritiro fatto in casa. Detta i tempi dell’allenamento, nel vero senso delle parola. Saluta i giornalisti, scherza con i (pochi) tifosi ammessi al campo. E sveglia pure qualche anima addormentata. È già in clima Champions, il tecnico. Prendete questa: esercitazione di pressing a campo ridotto, con i difensori obbligati al giro palla in velocità anche in zone complicate. Guai ad aver paura. Peccato che, pronti via, da D’Ambrosio la palla passa a De Vrij e poi a Srkiniar, che non usa bene il corpo e volge lo sguardo ad Handanovic. Antipasto di una frittata, lo slovacco controlla male e tac, autogol. Goffo autogol. Oddio, che succede? «Ecco, questo vale tre punti per gli altri», urla Spalletti. Smarrimento: cosa intende Luciano? «Sì, tre punti. Uno perché avete pressato bene. Altri due perché ai difensori è venuta la paura (in realtà usa un altro termine...). E no, non può venire la paura». Risate, qualcuno pure forzata, perché la faccia del tecnico non ha poi così tanta voglia di sorrisi.
RADJA E BORJA Obiettivo raggiunto, la strigliata necessaria è servita davvero, perché da lì in avanti gli occhi di Spalletti si riempiono di uscite difensive con il pallone tra i piedi perfette. E in questo senso il figurone lo fa soprattutto De Vrij, regista difensivo che le scarpe sa come muoverle e il pallone sa come farlo girare nel modi e nei tempi corretti. Il modulo? È 4-2-3-1, la difesa è tre è di là da venire, anche se certamente nei pensieri dell’allenatore. E da qui, dal 42-3-1, si ripartirà anche domani con il Lugano, prima uscita della nuova Inter. Radja e Borja Valero formano la coppia che si divide il ruolo di trequartista, D’Ambrosio e Dalbert si spartiscono le fasce, Asamoah è dall’altra parte, Karamoh fa tutto e il contrario di tutto. L’Inter ha fretta di azzannare la stagione. Lo capisci pure dalle parole di Gagliardini, rilasciate a Inter tv: «Lavoriamo bene, i giovani e i nuovi si stanno integrando, quasi tutto conoscono il campionato italiano e questo è un vantaggio. Perisic e Brozovic? Spero che vincano e che tornino in ritiro da campioni del mondo». A proposito: Spalletti sta pensando di cancellare l’allenamento di domenica pomeriggio per consentire a tutti di seguire la partita e tifare per i compagni croati. Anche così si fa gruppo.
QUI APPIANO Autogol di Skriniar, il tecnico sprona i suoi: «Non abbiate paura col pallone»
Testato a lungo il 4-2-3-1. Gagliardini: «I nuovi si stanno già integrando»