Per la finale designato l’argentino Pitana
● MOSCA C’erano tre nomi per la finale: l’argentino Nestor Pitana, 43 anni, l’iraniano Alireza Faghani, 40, e il brasiliano Sandro Ricci, 43. Collina e Busacca hanno deciso: sarà Pitana ad arbitrare Francia-Croazia domenica alle 17. Tutti e tre avevano già diretto la Francia (Ricci 2 volte), e solo Faghani non aveva avuto la Croazia. Pitana è al 2° Mondiale, è la soluzione di sicurezza, il più decisionista e «fisico» per una gara che si preannuncia dura: fin qui forse il più bravo del torneo. I guardalinee sono gli argentini Maidana e Belatti e il 4° ufficiale di gara, l’olandese Kuipers, che ha avuto la meglio sull’italiano Rocchi e il serbo Mazic. Ma l’Italia c’è in finale con Massimiliano Irrati alla Var. Per Belgio-Inghilterra, per il 3° posto sabato designato l’iraniano Alireza Faghani, e i guardalinee Sokhandan e Mansour, il 4° ufficiale, il senegalese Diedhiou. Poi si tireranno le somme ma, fin qui, la risposta della combinazione Var-arbitri è stata eccellente e, nella fase a eliminazione diretta il ricorso al video s’è ridotto. C’è qualcosa da sistemare nel protocollo, definendo meglio i casi perché, in un torneo nel quale oltre il 26% dei gol arriva da calci piazzati, vedere a video che un angolo non è stato assegnato per errore e non correggere l’arbitro è un peccato.