Serena mamma da finale con la Kerber ritrovata
●La Williams a caccia dell’ottavo titolo domani contro la ex numero 1 tedesca: «Partivo da lontano, ma nel gioco di piedi credo che in questi dieci mesi abbia fatto più progressi mia figlia»
Gioire, soffrire e ritrovarsi. Serena e Angie, tocca di nuovo a voi, come due anni fa. Ma intanto il tempo non si è fermato, ci sono nuove vite da accudire e nuove speranze da coltivare. Williams contro Kerber, una finale che vuol dire fiducia. Recuperata.
GIOCO DI PIEDI Serena non l’aveva persa con la maternità della piccola Alexis Olympia, anzi la figlia nata a settembre le ha cambiato le priorità e le prospettive, dandole la forza di tornare per dimostrare che si può rimanere fenomenali anche con una famiglia a carico; però le complicazioni post-parto hanno rischiato di tarparne tutte le ambizioni e sono un trauma non ancora superato: «Ogni volta che avverto un dolore a una gamba, ipotizzo sempre lo scenario peggiore: è tornata l’embolia polmonare. Liberarmi da questo pensiero è la cosa più difficile». Invece sul campo le ombre tecniche sono sparite d’incanto in un torneo che ha restituito una campionessa leggendaria capace un’altra volta, contro la Goerges, di compensare con il servizio (4 punti concessi con la prima) e la presenza scenica gli ovvi imbarazzi negli spostamenti. E’ la decima finale per lei, a caccia dell’ottavo trionfo (il primo da mamma) e soprattutto del 24° Slam che la accosterebbe alla Court: «Quello è solo un numero, non ci penso. Sono superfelice di esser tornata in finale, perché partivo da molto lontano. Quanto al gioco di piedi, credo che in questi dieci mesi abbia fatto più progressi mia figlia».
PRIORITA’ Domani, al Royal Box, è attesa Meghan Markle, la moglie del Principe Harry che di Serena è amica da anni, mentre in città c’è anche il presidente Trump. Ma non sarà facile flirtare con l’apoteosi, perché a suo modo anche la Kerber è una so- pravvissuta, dopo i grandi fasti del 2016 (due Slam e il numero uno in classifica) e il crollo dell’anno scorso sotto il peso di una pressione ingestibile. La tedesca, che travolge la Ostapenko con la solita, enorme difesa e un chirurgico tennis percentuale (7 gratuiti), è ripartita da un nuovo coach, Wim Fissette, e da nuove priorità: «Ho dedicato più tempo alle cose che mi piacciono, in allenamento sono più concentrata. Rispetto a due anni fa è cambiato tutto, tranne la forza di Serena». Le certezze della vita.
LA CHIAVE Anche Angelique, vincitrice di 2 Slam, è tornata in alto: «Ora faccio le cose che amo e sono più concentrata»