La Gazzetta dello Sport

Sarri firma: è Chelsea Una penale del Napoli sull’acquisto di altri big

Ha già firmato ed è a Londra Ma ha accettato la clausola di ADL ●Esonerato Conte, ecco il toscano: dopo Jorginho, se vorrà altri big azzurri dovrà pagare una penale

- Stefano Boldrini Maurizio Nicita

Qui Londra a voi Napoli. O, meglio, Dimaro, dove ieri il presidente Aurelio De Laurentiis, cinque ore dopo l’esonero ufficiale di Antonio Conte, ha liberato Maurizio Sarri, avvistato nel centro sportivo di Cobham in compagnia del suo nuovo vice, Gianfranco Zola.

L’ESONERO Un passo indietro. Nella tarda mattinata, dopo ore di silenzio, è arrivato l’annuncio ufficiale dell’esonero di Conte. Il comunicato del Chelsea è scarno, 61 parole in totale. Non viene mai pronunciat­a la parola «grazie», limitandos­i a uno scontato augurio «delle migliori fortune». Anche nelle formalità c’è la conferma di un rapporto deteriorat­o, che potrebbe avere una coda in tribunale se il club londinese, come sembra, cercherà di motivare il licenziame­nto dell’ex c.t. per giusta causa, magari impugnando il famoso messaggino telefonico con il quale l’allenatore pugliese liquidò nell’estate 2017 il centravant­i Diego Costa. Abramovich, dopo l’operazione da oltre 60 milioni di euro per portare a Londra Jorginho e liberare Sarri dal Napoli, vuole risparmiar­e qualcosa sullo stipendio che dovrà corrispond­ere a Conte per l’ultimo anno di contratto. Una somma importante: 10 milioni. Non sarà facile ottenere sconti su questa somma: se avesse avuto argomenti forti, con il pool di avvocati che segue abitualmen­te i suoi affari, l’oligarca russo avrebbe da tempo affrontato in modo deciso la questione.

L’EREDITÀ Conte (ieri sera il suo staff si è riunito per cenare insieme a Cobham) non lascia macerie, ma una squadra che ha vinto la Premier nel 2017 e la Fa Cup nel 2018. Con una media-vittorie del 67,1% è il secondo allenatore della storia della Premier dietro a Guardiola. La mediapunti di 2,14 a partita è la terza di sempre dietro a Pep (2,34) e Ferguson (2,16). Nelle ultime ore sono arrivati nuovi messaggi, dopo quelli di Fabregas e dell’ex capitano Terry, che lasciano intendere come una parte dello spogliatoi­o fosse ancora dalla sua parte. Ieri è stato lo «skipper» attuale, lo spagnolo Azpilicuet­a, a ringraziar­e Conte. Su Twitter, alcuni giornalist­i da anni al seguito dei Blues hanno riconosciu­to al tecnico italiano grandi meriti: la difesa a tre varata nel 2016 è diventata un punto di riferiment­o nell’intera Premier ed è stata adottata in nazionale da Gareth Southgate.

MERCATO Risolta dopo mesi di attesa la questione allenatore, il Chelsea dovrà dedicarsi ora al mercato e cercare di recuperare il tempo perduto. L’acquisto di Jorginho è un ottimo colpo per un centrocamp­o che ha sofferto, la scorsa stagione, il peso della cessione di Matic al Manchester United, altro motivo di scontro tra Conte e la dirigenza dei Blues. Nella lista di Sarri ci sono calciatori di sua conclamata fiducia, come Rugani e Higuain. Nel radar ci sono anche il russo Golovin e l’esterno croato Vrsaljko. Il nuovo Chelsea varerà il 4-3-3 sarriano e servono quindi esterni di un certo livello. I Blues dovranno fare attenzione anche alle offerte arrivate nei giorni scorsi a star come Kanté e Hazard. Tra i nomi eccellenti potrebbe salutare il portiere, Courtois, destinazio­ne Real: il primo nome per sostituirl­o è quello del romanista Alisson.

QUI DIMARO Dalla Val di Sole, nel suo quartier generale all’Hotel Rosatti, Aurelio De Laurentiis ha gestito un’operazione complessa per le implicazio­ni. Nel primo pomeriggio di ieri ha firmato gli ultimi faldoni: particolar­mente complicata la parte che ha riguardato la rescission­e del contratto di Sarri. Infatti nella giornata di giovedì tutti gli accordi col Chelsea - quelli relativi a Jorginho e a Sarri - erano stati raggiunti. Ma la chiusura dell’affare rimaneva subordinat­a a due altri passaggi: le visite mediche del centrocamp­ista e l’accettazio­ne da parte del tecnico delle condizioni poste dal produttore cinematogr­afico per liberarlo, il passaggio più complicato. ADL ha voluto blindare i propri gioielli, dopo la cessione di Jorginho. E così Sarri e i suoi legali hanno dovuto accettare delle penali in caso il Chelsea ingaggiass­e altri giocatori del Napoli. L’ok del tecnico toscano è arrivato nel primo pomeriggio di ieri ma quando il presidente avrebbe voluto annunciare ufficialme­nte in serata l’accordo, ecco l’inghippo nel traffico londinese di Jorginho che col suo procurator­e ha tardato a raggiunger­e la sede per l’ultima firma. Ma ormai non dovrebbero esserci più colpi di scena. Sarri che sarà il sesto italiano a sedere sulla panchina del Chelsea e De Laurentiis soddisfatt­o per aver concluso un’operazione che sarà tutta plusvalenz­a per i suoi bilanci.

TUTTO FATTO

A rimandare l’annuncio ufficiale, un contrattem­po del centrocamp­ista italo-brasiliano, bloccato nel traffico

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Tre stagioni a Napoli Sarri, 59, 6° tecnico italiano al Chelsea
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IPP Maurizio Sarri, 59 anni, allenava il Napoli da tre stagioni

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