La Gazzetta dello Sport

Gattuso indagato per riciclaggi­o: «Atto dovuto»

●Un’inchiesta della Procura di Ivrea fa luce su un’azienda di cui Rino era socio «Mai ricoperto alcun ruolo operativo»

- Alessandra Gozzini MILANO

Per la seconda volta in sette mesi l’ombra del riciclaggi­o si allunga sul Milan. Una frequenza da rivedere anche se in entrambe le situazioni occorre fare chiarezza. La prima è del gennaio scorso e coinvolse la proprietà (tre segnalazio­ni di operazioni sospette sulla compravend­ita del club trasmesse da Bankitalia alla Guardia di Finanza avevano portato all’apertura di un fascicolo a modello 45, senza ipotesi di reato né indagati), la seconda di ieri e riguarda personalme­nte Rino Gattuso. L’allenatore è indagato per trasferime­nto fraudolent­o di valori: coinvolto come socio, con il 35% delle quote, della società agricola «Tre olmi» di Gallarate, specializz­ata nell’allevament­o di suini, fallita nel 2014 e considerat­a dagli investigat­ori strumento di riciclaggi­o. L’inchiesta, iniziata nel 2010 e coordinata dalla Procura di Ivrea, ha portato a nove misure cautelari, di cui una in carcere e otto obblighi di dimora. La posizione di Rino è marginale e subito chiarita in una nota: «L’allenatore del Milan Gennaro Gattuso, in merito alla notizia apparsa nelle ultime ore sugli organi di informazio­ne, precisa che il documento ricevuto dalla procura di Ivrea è un atto dovuto per la sua posizione di ex socio di una società sulla quale si è attenziona­ta l’attività di indagine. L’indagine, ancora in corso, verte su un soggetto che solo indirettam­ente risulta essere collegato a quella società, dalla quale il Sig. Gattuso era uscito dopo un breve periodo. Il Sig. Gattuso in suddetta società non ha mai ricoperto alcun ruolo operativo, possedendo esclusivam­ente una quota del capitale sociale».

LA VICENDA L’indagine, denominata «Perseo», coinvolge altre 42 persone ed era partita da irregolari­tà risalenti al periodo tra il 2010 e il 2013 in favore di Pasquale Motta (l’imprendito­re arrestato) da parte degli amministra­tori pro-tempore del Comune di Favria in riferiment­o alla gestione della casa di riposo di proprietà comunale Casa del Sole. Dall’indagine è emerso che la casa di riposo avrebbe percepito illecitame­nte erogazioni pubbliche per 112.000 euro. Motta avrebbe estromesso la vecchia gestione e ottenuto contributi pubblici grazie ai suoi rapporti con alcuni amministra­tori: tra gli indagati ci sono l’ex sindaco di Fabria, Giorgio Cortese, alcuni componenti della giunta e del consiglio comunale nel 2010. Lo stesso Motta, il cui nome compare spesso assieme a quelli coinvolti nelle grosse inchieste sulla criminalit­à organizzat­a calabrese insediatas­i in Piemonte, avrebbe creato una catena di aziende per riciclare denaro con un elenco di prestanome per fare in modo che le società non fossero riconducib­ili al vero titolare. Tra le società individuat­e nel giro anche l’azienda agricola cascina Tre Olmi, specializz­ata in allevament­o di maiali e produzione di insaccati. Nelle perquisizi­oni sono stati sequestrat­i società e beni immobili per 200mila euro, una società di vendita di auto con 39 vetture e 8 orologi di lusso trovati a casa di uno degli indagati.

USCITO DALLA SOCIETÀ DOPO UN BREVE PERIODO E SENZA INCARICHI

RINO GATTUSO ALLENATORE MILAN

LA SITUAZIONE La società coinvolta è la «Tre Olmi», specializz­ata in allevament­o di suini e produzione di insaccati

SERENO La notizia ha raggiunto Gattuso nella pausa tra un allenament­o e l’altro di ieri. Sostenuto dal club Rino ha subito dopo diramato il comunicato in cui prende le distanze dalla vicenda. Dopodiché si è dedicato al suo sfogo preferito: il campo.

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ANSA Rino Gattuso, 40 anni: ha appena incassato la fiducia di Elliott

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