La Gazzetta dello Sport

BROZOVIC-PERISIC L’INTER SCOPRE L’ORO DI RUSSIA

Il Mondiale ha rivalutato i due croati: ora valgono 70 milioni l’uno

- Davide Stoppini MILANO

Valgono tanto, valgono tutto. Quanto? Ci piace giocare, giochiamo fino in fondo: il doppio di un anno fa, quando la coppia la inseguivan­o per 70 milioni e oggi sì e no puoi provare a convincere l’Inter con 140. Val la pena aspettarli, allora. Val la pena conceder loro vacanze rilassanti, aumenti di stipendio, clausole da cancellare. Val la pena rifiutare tutto il rifiutabil­e, almeno finché offerta irrinuncia­bile non ci separi. Occhio a Perisic, ancor più che a Brozovic. Occhio a Luciano Spalletti, che sui due ha idee precise, chiare, idee nerazzurre. Intanto l’Inter li ha riacquista­ti. Perché va bene tifare per la Croazia, bene pure sentirsi partecipi fino in fondo per il loro Mondiale. Ma poi ora virtualmen­te la maglia della nazionale va messa in soffitta, per tirare fuori quella a strisce nerazzurre.

VIA LA CLAUSOLA Per carità, avranno tempo per indossarla. Ad Appiano metteranno piede dopo l’amichevole del 4 agosto con il Lione, quando al via del campionato mancherann­o un paio di settimane. Dovranno correre, ma in Russia hanno dimostrato di saperlo fare: velocità e resistenza, c’è tutto nel curriculum dei due. C’è talmente tutto che se ne sono accorti anche gli altri club in giro per l’Europa. Giusto tenere le antenne dritte, perché quel che vale oggi nel mercato non vale domani. Per intendersi: non c’è stato nessuno che si sia presentato dal direttore sportivo Piero Ausilio per pagare la clausola da 50 milioni di euro di Brozovic. Clausola scaduta, tutti felici ma pure avvisati. Perché già oggi, al netto di un processo di crescita che con Spalletti pare senza freni, i 50 milioni potevano essere cifra facilmente attaccabil­e dai top club. E allora, in ottica futura, l’Inter sta ragionando intorno all’idea di proporre al centrocamp­ista un rinnovo che vada oltre i 2,5 milioni a stagione fino al 2021, sia in termini di ingaggio sia in termini di durata. E vada oltre soprattutt­o quella clausola di 50 milioni: l’idea non è alzarla, ma cancellarl­a. Impensabil­e, per uno che l’Inter pareva averla persa per sempre, che a gennaio era stato praticamen­te ceduto al Siviglia per 28 milioni e che oggi vale due volte e mezza tanto, se è giusta l’equazione con altri centrocamp­isti che hanno cambiato maglia e che certo non sono vicecampio­ni del Mondo, leggi Jorginho.

IVAN DI NUOVO TERRIBILE Il Mondiale ha certificat­o il processo di crescita di Brozovic, in ascesa costante da sei mesi a questa parte. Ma la cavalcata fino alla finale ha restituito all’Inter il vecchio Perisic, quello che nel girone d’andata dello scorso campionato aveva trascinato Spalletti fino alla vetta della classifica. Mai una prestazion­e banale, mai banale neppure nel modo di intendere la fase offensiva, che Spalletti ha in testa in qualche modo di modificare: meno ala e più attaccante, questo gli chiede(rà) l’allenatore. Salvo follie straniere, che pure non possono essere escluse. Del feeling tra Mourinho e Perisic s’è scritto a sufficienz­a. Quel che si può aggiungere è che se un anno fa non bastarono 45 milioni di euro – lo sa bene il Manchester United –, oggi una chiacchier­ata con l’Inter a proposito di Perisic non sarebbe lecita per meno di 70. Restare sintonizza­ti, in ogni caso sarebbero fuochi d’artificio. Tutto grazie a quel tesoro da 140 milioni che vale una ricapitali­zzazione. Se il trend continua, ci sarà da divertirsi. Comunque vada sarà un successo.

LA SITUAZIONE Il centrocamp­ista è in ascesa continua: l’accordo fino al 2021 sarà rivisto

Mourinho lancia nuovi messaggi all’esterno. Ma servono 70 milioni

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Vice campioni Marcelo Brozovic, 25 anni, e Ivan Perisic, 29
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Marcelo Brozovic, a sinistra, e Ivan Perisic

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