Nuovi a.d.: Camilleri alla rossa, Manley alla Fca
●Al Cavallino l’ex Philip Morris e grande amico di Marchionne, al colosso dell’auto promosso il ceo di Jeep
Sergio Marchionne non avrebbe mai immaginato che il suo successore in qualità di amministratore delegato della Ferrari potesse essere un suo amico. Uno con cui era entrato nel consiglio di amministrazione di Philip Morris così come Louis Camilleri, 63enne, era stato coinvolto, da anni, nel cda della Ferrari. Incarico che quindi non lo rende un estraneo a Maranello, avendo condiviso tutte le scelte strategiche e industriali delle ultime stagioni. E per giunta un grande amante delle corse, spesso presente sui circuiti con i tre figli, oltre che possessore di vetture del Cavallino.
CAIRO Louis Carey Camilleri, nativo del Cairo ma maltese di famiglia, ha qualcos’altro in comune con Marchionne: una laurea in economia e una visione chiara delle aziende che ha amministrato, sino a giungere alla presidenza del grande gruppo americano del tabacco, anche se non ne ricopre più la carica di a.d. e non si occupa di conseguenza della gestione quotidiana. Fu lui, nel 1996, a concentrare la sponsorizzazione Marlboro in esclusiva sul Cavallino tagliando fuori la McLaren. Una attestazione di stima e fiducia per la Ferrari, lontana dal titolo della F.1 dal 1979. Ed è stato ancora lui a portare Maurizio Arrivabene alla direzione della Gestione Sportiva, caldeggiandolo a Marchionne.
NAOMI Persona brillante (è divorziato da anni, il web gli attribuisce un flirt con Naomi Campbell), molte lingue parlate tra cui l’italiano, divide il suo tempo tra New York e le dolci colline di Montalcino, dove possiede un casale con vigneto e vi trascorre parecchio tempo. Amante del vino e dell’arte moderna, è considerato un genio della finanza internazionale.
CONTINUITÀ La nomina di Camilleri in Ferrari, sotto la presidenza che si è presa in carico John Elkann, è un segno di continuità, anche se sono tutte da verificare le sue conoscenze a livello di gestione industriale benché Marchionne gli consegni una azienda con i conti a posto, un complesso avanzatissimo dal punto di vista tecnico, una pianificazione di modelli per i prossimi anni già attuata. Camilleri, fra i mille impegni che lo attendono, dovrà relazionarsi con il nuovo ad di Fca, il 54enne britannico Mike Manley, ceo di Jeep, che ha vinto la «volata» con Alfredo Altavilla, quest’ultimo più vicino al mondo delle corse. Ma con la nomina di Manley, si è voluto dare una connotazione ancora più internazionale al marchio Fca, mentre Altavilla, pure lui legatissimo a Marchionne, avrebbe avuto il sapore di una involuzione troppo italiana del gruppo.