Il futuro a Maranello Cresce Arrivabene Raikkonen ora resta?
●Marchionne puntava su Leclerc, il team principal potrebbe salvare Kimi
al capo dell’aerodinamica Enrico Cardile e a quello dei motoristi Corrado Iotti, sono frutto delle intuizioni di Marchionne, che due anni fa allontanò James Allison, ultimo baluardo della vecchia gestione. Lo stesso è successo coi piloti. Fu Marchionne, nel 2014, a dire che la Ferrari era più importante di Alonso e a sostenere il piano per strappare Sebastian Vettel alla Red Bull. Per non parlare dell’idea di tornare in F.1 col marchio Alfa Romeo, assente da oltre 30 anni. Spunto venuto fuori a un pranzo di Natale e trasformatosi nella sponsorizzazione della Sauber motorizzata Ferrari, oggi vivaio per i giovani piloti della Academy di Maranello, a cominciare dal talento Charles Leclerc.
POLITICA Divenuto nel 2016 anche amministratore delegato, al posto di Amedeo Felisa, il presidente si è imposto nel mondo della F.1 come una figura di riferimento, temuta e rispettata. È stato interlocutore politico di Bernie Ecclestone e poi di Chase Carey, intraprendendo coi nuovi padroni americani di Liberty Media una feroce battaglia sulle regole da varare per il 2021, quando scadrà il Patto della Concordia, fino a minacciare l’addio della Ferrari se non verrà rispettato il Dna della categoria. Una volta Chris Horner della Red Bull confidò: «Alle riunioni è solo Sergio a parlare per la Ferrari». E Toto Wolff, boss Mercedes, ieri ha ricordato le loro discussioni: «Una fortissima personalità, di respiro davvero internazionale, abbiamo fatto tante cose insieme, abbiamo pure litigato, ma è un personaggio che era diventato insostituibile in F.1».
SCENARI L’avvicendamento al vertice potrebbe invece indebolire la posizione del d.t. Binotto
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Le stagioni di Sergio Marchionne da presidente della rossa. L’uomo forte di FiatChrysler si era insediato il 13 ottobre 2014
SCENARI Quest’anno Marchionne non si era ancora visto ai GP. Neanche in Canada, per lui gara di casa. Affidava le parole ai comunicati dopo le vittorie, come in Australia, Bahrain e Montreal. Ma non erano arrivate due settimane fa dopo il trionfo a Silverstone, nel tempio degli inglesi e della Mercedes. E ●