Higuain in freezer Lo scongela Leo? 60 milioni per il sì
Quella sera a San Siro se la ricorda bene, Gonzalo Higuain: 28 ottobre 2017, Milan-Juve 0-2, penultima doppietta del Pipita in maglia bianconera. Poi arriverà quella col Tottenham in Champions, in un’altra delle notti in cui l’argentino di Brest s’è sentito al centro del mondo. Non è stato sempre così nell’ultima stagione, ma per lui San Siro è una magia che si ripete: il gol-partita in casa dell’Inter, in primavera, ha di fatto consegnato alla Juve il settimo scudetto consecutivo. Scampoli di gloria, prima di farsi contagiare dalla malinconia mondiale dell’Argentina e di venire urtato dalla scelta torinese di Cristiano Ronaldo. Strappato al Napoli per 90 milioni appena due anni fa, Gonzalo ora vorrebbe evitare di sentirsi di troppo. L’uscita d’emergenza più vicina potrebbe essere dietro di voi, dicono sugli aerei prima del decollo: quindi, nel suo caso, un ritorno al passato da Maurizio Sarri, nel suo nuovo Chelsea. Ma gli ultimi accadimenti in casa Milan fanno tornare d’attualità la pista rossonera, paradossalmente proprio nel giorno più bloccato per il mercato del Diavolo.
CAMBIO DI SCENARIO Sono due gli elementi principali da considerare. Il primo è il fattore L: quando era direttore sportivo del Psg, Leonardo cercò di portare il Pipita sotto la Tour Eiffel. Gli piaceva, lo considerava attaccante completo e moderno. Ma il Real Madrid in quel momento non voleva saperne di privarsi dell’argentino: Leo dirottò su Zlatan Ibrahimovic, perché c’è di peggio nella vita che fare il mercato con accanto Al-Thani e AlKhelaifi, e non se ne pentì mai. Higuain, però, è rimasto un «pallino» del brasiliano. E chissà se il gradimento espresso dal Pipita per la destinazione milanese indurrà Leo a spingere sull’acceleratore, appena varcata la porta di via Aldo Rossi. Perché intanto – seconda novità – s’è risolta la questione economica relativa alla proprietà del Milan. E se è vero che Elliott al potere non significa spese pazze, se non altro il triste mercato a saldo zero prospettato da Fassone e Mirabelli pare ormai scongiurato. L’entourage di Higuain è attivo in colloqui da qualche giorno, ma la Juve finora non ha ricevuto offerte ufficiali: 60 milioni è la cifra richiesta dai campioni d’Italia per evitare minusvalenze, se il Milan intanto piazza Kalinic e qualche altra pedina in uscita potrebbe andare all’assalto. GOMEZ Tutto questo in attesa di sapere chi sarà il successore di Mirabelli, sempre che il Milan voglia dotarsi di un nuovo d.s. in questa sessione di mercato. Gli obiettivi trattati dalla vecchia gestione sono congelati: Morata anzitutto, ma anche l’idea Benzema che era proprio alle battute iniziali. Tutto fermo fino alla prossima settimana anche sul fronte cessioni: i big come Bonucci e Suso devono valutare col club la nuova situazione prima di disegnare il proprio futuro, intanto c’è spazio solo per qualche manovra minore. Come il corteggiamento del Cagliari per il difensore paraguaiano Gustavo Gomez: l’interesse si trasformerà in trattiva appena sarà chiaro chi si siederà al tavolo. ● I gol segnati da Gonzalo Higuain nelle ultime due stagioni alla Juventus: 40 in campionato, 10 in Champions League e 5 in Coppa Italia
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● I milioni versati dalla Juve al Napoli per il cartellino del Pipita, pagando la clausola rescissoria. È il trasferimento più costoso nella storia tra due club di A
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