La Gazzetta dello Sport

Spalletti: «Martinez è una vera forza Il mercato? Due colpi e saremo perfetti»

●L’allenatore: «Siamo in netta crescita, ho visto partecipaz­ione e buone scelte»

- Davide Stoppini INVIATO A PISA

ASAMOAH MEDIANO? HA PERSO LE DISTANZE IN QUEL RUOLO

LUCIANO SPALLETTI

LAVOREREMO SULLA DIFESA A3 EA4 MA SENZA FARE CONFUSIONE

CANDREVA È NEI NOSTRI PENSIERI, NE AVREMO BISOGNO

CI VORREBBERO ALCUNI GIORNI DI STACCO: IL LAVORO È STATO PESANTE

Come ti raddrizzo l’Inter, lì dove delle opere d’arte pendenti hanno fatto un monumento mondiale. Non è il sorriso forzato di Sion, quello di Luciano Spalletti. Lo Zenit regala una gioia, non solo perché nel dopopartit­a è tutta una richiesta di foto, autografi, abbracci e chiacchier­ate con il suo ex presidente, Alexander Dyukov. L’Inter fa passi in avanti visibili, nella condizione – ma quella è la materia più scontata – e anche sul piano del gioco, pur senza Radja Nainggolan. L’esame è superato, anche se poi «tre gol presi sono difficilme­nte scusabili e spiegabili con il concetto della buona prova – ha raccontato il tecnico –. La prestazion­e è stata nettamente migliore, abbiamo fatto bene specie nel secondo tempo, sul piano fisico e tattico. L’Inter è in crescita, in campo ha messo più qualità rispetto a Sion, si sono viste in campo buona partecipaz­ione e buone scelte di gioco, oltre che una maggiore compattezz­a».

ALTRI DUE COLPI E questo dentro una squadra incompleta, per forza di cose. «Ora siamo pochi, ci mancano dei cambi che ci permettere­bbero di fare decisioni più corrette», ancora Spalletti. Il riferiment­o è alle assenze per infortunio di Nainggolan e Karamoh, ma pure al rientro dei nazionali atteso tra fine mese e inizio agosto. Poi però l’allenatore tocca senza mai citarlo il tasto mercato: «L’ossatura della squadra è questa, poi se riusciamo a inserire le due pedine che ci mancano per arrivare a 22, saremo quelli giusti per affrontare la stagione e anche i periodi in cui dovremo allenarci senza i nazionali, come pure per fare le tre partite alla settimana». Ergo: un terzino destro e un centrocamp­ista, nell’ordine in cui il direttore sportivo Piero Ausilio chiuderà le trattative. Spalletti conferma. E poi torna sul match: «La SUL NEO ACQUISTO squadra non si è sciolta, ha fatto vedere buone giocate. Siamo sulla buona strada, ci stiamo portando dietro il lavoro dello scorso anno e vogliamo aggiungerc­i il più rapidament­e possibile qualcosa in più, oltre all’esperienza. La difficoltà delle partite? Le abbiamo volute così, non abbiamo voluto regalare niente ai nostri giocatori, sono fatte per creare difficoltà. E dalla prossima si farà in tutto e per tutto proprio come nelle gare di Champions che verranno, così che i giocatori non avranno la sensazione di giocare un’amichevole, con trasferte di due giorni».

LAUTARO TOP Spalletti poi parla dei singoli, accarezzan­do Lautaro: «Ha tutto per emergere, grande forza fisica nel difendere il pallone. E poi ha questa partenza per lanciarsi sul pallone con i tempi giusti che è davvero una grande qualità. Viene da un altro calcio, sta scoprendo ritmi di allenament­o diversi, ma sta già facendo vedere buone cose». Un elogio di serata lo merita Candreva: «E’ dentro i nostri pensieri, di lui avrò bisogno. Asamoah mediano? Ha perso un po’ le distanze, nella Juve ha fatto un altro ruolo». Chiusura sul modulo: «Lavoreremo sulla difesa a 3 e a 4, c’è bisogno di alternare, ma tranquilli: non faremo confusione nella testa dei giocatori, loro sanno quello che voglio».

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