Archiviati i sogni Il Napoli ora abbraccia Milik-gol
●Cori e applausi per il polacco al primo allenamento a Dimaro Dopo gli infortuni e la delusione del Mondiale ha voglia di rifarsi
ATTACCANTE REAL MADRID
Finalmente un centravanti di spessore internazionale calca il prato di Carciato in un piovoso pomeriggio, ché i sogni di una notte di mezza estate dei tifosi napoletani sembrano già svaniti. Arek Milik da ieri è tornato in ritiro col Napoli e Carlo Ancelotti, dopo avergli dato il benvenuto (anche a Zielinski) non vede l’ora di allenarlo per scoprirne meglio le caratteristiche. I sogni estivi di Benzema e Cavani sono archiviati dopo le caustiche battute di Aurelio De Laurentiis che – dopo aver dato del «vecchio» al francese (il quale gli ha risposto con un «folle») – si è scusato: «Forse non ha capito il modo ironico, ma posso chiedergli scusa». Adl chiude definitivamente anche sul possibile ritorno dell’uruguaiano, ancora invocato dai tifosi ATTACCANTE PSG ieri in Trentino: «Cavani non l’ho preso e non lo prenderò».
MERCATO A FERRAGOSTO Il presidente ribadisce che per eventuali scelte attende le indicazioni del tecnico in agosto quando Ancelotti avrà potuto parlare e valutare Dries Mertens, l’ultimo a finire le ferie post-mondiali. «Il ritiro – ha dichiarato De Laurentiis a Skysport – serve per capire dove intervenire. Ancelotti deve avere il tempo di conoscere gli elementi che gli ho messo a disposizione. Milik ha fatto tantissimi gol quando è stato a disposizione, poi per due anni ha avuto degli incidenti e non abbiamo potuto valutarlo. Abbiamo inoltre Mertens che ha segnato tanto, Callejon che ha fatto molto bene perché si è sempre messo a disposizione degli allenatori che ha avuto. Inoltre abbiamo Verdi, che ha tre funzioni: attaccante, tornante di destra e di sinistra. Devo metterlo in naftalina perché deve venire qualcun altro? Dal 12 agosto in avanti avremo dei giorni per capire chi potrà arrivare, se qualcuno dovesse uscire».
FESTA AREK E ieri pomeriggio, per il primo allenamento di Milik (al resto della squadra è stata data mezza giornata di riposo) c’era la tribunetta piena ad abbracciare idealmente il centravanti della speranza, l’unico in grado di accendere le fantasie dei tifosi, aspettando Mertens e con tutto il rispetto per Roberto Inglese. Cori, applausi e il polacco ha risposto con sorrisi e ampi gesti di saluto, dopo due stagioni caratterizzate da altrettanti bruttissimi infortuni, si augura per lui sia l’annata buona per dimostrare il suo valore. Le due rotture dei legamenti crociati – quella del sinistro nell’ottobre 2016 con la Polonia e poi quella del destro contro la Spal nel settembre 2017 – sono definitivamente archiviate. E dopo un Mondiale assai deludente, ora il polacco ha grande voglia di rivincita.
MEDIE INTERESSANTI Perché Milik nelle sue 40 presenze in azzurro ha buone medie realizzative: 14 gol. Valutando che diverse di quelle presenze sono da subentrato e andando a guardare il minutaggio il dettaglio si fa interessante. Perché Arek segna ogni 99 minuti in campionato (10 gol) e addirittura ogni 76’ in Champions (vanta 6 presenze, preliminari compresi, e 4 gol). Come dire che se confermasse queste medie nell’arco delle 45-50 partite che un giocatore disputa durante la stagione, sarebbe un AP terminale efficace del gioco che Ancelotti intende sviluppare.
SARRI E I GIOIELLI E se il mercato in entrata ha un momento di stand by in casa Napoli, va detto che il club finora ha resistito alle pressioni esterne sui suoi big. E De Laurentiis lo ha sottolineato mandando un messaggio non proprio amichevole al suo ex allenatore Maurizio Sarri:«Non mi è piaciuto quando ha detto che abbiamo fatto entrambi degli errori. Io non credo di aver commesso degli errori. Contestarlo pubblicamente sarebbe stata la cosa più facile, per come si stava comportando, rinviando sempre pur avendo un contratto. Non avendolo fatto non ho sbagliato. Io avrei potuto dirgli che aveva un contratto da rispettare. Invece poi ho dovuto fare la voce grossa col Chelsea e con gli avvocati di Sarri per farmi garantire che da qui non si muova nessuno. Ha preso Jorginho, perché ho chiesto ad Ancelotti se poteva farne a meno e lui ha detto di sì, perché gli piace Diawara e ha spostato Hamsik. Voleva smontarmi la squadra!».
LO SCENARIO Tramontano Cavani e Benzema, Mertens da valutare prima di agire sul mercato
Il presidente attacca Sarri: «Ho fatto la voce grossa, voleva smontare la squadra»