Dopo violenza e paura il primo stop della Viola
●Aggressione di ultrà della Fiorentina ai tifosi del Venezia: due feriti A Moena campo pesantissimo: i lagunari passano con Segre al 90’
Il lancio di un petardo contro una trentina di tifosi del Venezia che passeggiavano dentro il Viola Village è stato il segnale di guerra. Alcuni ultrà della Fiorentina, armati di spranghe, hanno dato vita a un mega-scontro. Provocando attimi di paura tra le tante famiglie presenti. L’intervento dei carabinieri è stato veloce e decisivo. Due sostenitori veneti sono rimasti a terra con ferite alla testa curate in un’ambulanza presente allo stadio Benatti. Fortunatamente non è stato necessario il ricovero in ospedale. Gli attentatori sono scappati subito dall’impianto. Perché questa aggressione? Gli ultrà viola sono gemellati con il Verona che è da sempre «in guerra» con i tifosi del Venezia. Una battaglia nel nome delle alleanze delle curve. A fine partita Pioli ha osservato: «Meno parliamo di questi atti di violenza e meglio è».
PRIMO K.O. La Fiorentina incassa la prima sconfitta stagionale. Decisivo il gol allo scadere di Segre con una violenta conclusione da fuori. Il Venezia targato Vecchi sta crescendo bene nel solco di quello che ha lasciato in dote Inzaghi. E la Viola? Troppo nervosismo nel primo tempo (forse la sentenza del Tas ha lasciato il segno?) disputato, a dire il vero, su un campo al limite della praticabilità. Nella prima frazione il migliore in campo della Fiorentina è il giovane portiere Lafont autore di almeno due interventi decisivi. Il talento francese sta dimostrato di meritare gli 8 milioni investiti dalla famiglia Della Valle. Nella ripresa la squadra di Pioli cresce di rendimento ma non sfonda. Centra un palo con Simeone, sbaglia un rigore con Veretout (bella la risposta del portiere Vicario) e sfiora il bersaglio con Benassi. Il tecnico ACTIVA viola regala uno spicchio di gara a Milenkovic, al suo debutto stagionale e al nuovo acquisto Norgaard. Il danese si piazza nel ruolo di centrocampista centrale consentendo a Veretout di riprendere la sua posizione abituale di mezzala.
PIOLI E MERCATO Nonostante la sconfitta Pioli ha tratto indicazioni positive dal ritiro di Moena. «Mi è piaciuto tutto. Un giudizio sui nuovi? Norgaard è il classico centrocampista centrale. Gran fisico e bravo a verticalizzare. Gerson invece si è presentato in ritiro con un problemino. Quindi ha lavorato a parte. Io lo vedo soprattutto come mezzala ma può giostrare anche da esterno offensivo». Il mercato della Fiorentina non finisce qui. Corvino a inizio della prossima settimana spera di chiudere l’operazione Pjaca. Un colpo che alzerebbe il livello della campagna acquisti. Ma la Fiorentina (che spera di incassare tanto dalla cessione di Rebic) dovrà probabilmente andare oltre il semplice prestito con diritto di riscatto. E non ha ancora abbandonato l’idea di consegnare a Pioli la mezzala Pasalic. I due croati erano e sono ancora oggi due obiettivi prioritari. Il tecnico viola ha commentato anche il comunicato del club più importante della curva Fiesole (a cui ieri si è aggiunto un club della curva Marione) che ha chiesto l’uscita di scena dei Della Valle. «Situazione legata a tensioni del passato. Posso solo promettere che io e la squadra daremo tutto per la maglia. Speravo che certe criticità venissero superate. Avevamo gettato un seme e Davide (ndr Astori) ci aveva lasciato serenità e senso di appartenenza». Anche Chiesa a fine partita torna sul capitano scomparso: «Sarà sempre con noi, è il nostro 12° uomo». E sulla convivenza con Simeone è sereno: «Stiamo bene insieme».
COPPIA CROATA Il club viola a inizio settimana conta di chiudere l’operazione Pjaca
Corvino non ha accantonato l’idea di prendere l’altro croato Pasalic