Genoa k.o. a Magdeburgo Da Piatek e Radu i sorrisi
●Il triangolare ai tedeschi, ma Ballardini si consola con il successo sullo Swansea: «Contro di loro siamo stati bravi e ordinati»
MARCATORI Lohkemper al 26’, Butzen al 53’
MAGDEBURGO (3-4-3) Fejzic; Harant, Hammann, Muller; Butzen, Rother, Weil, Niemeyer; Lohkemper, Berisha, Bulter. All. Hartel. GENOA (3-5-2) Vodisek (dal 46’ Russo); Gunter, Rossettini, El Yamiq; Zanimacchia (dal 46’ Asencio), Omeonga, Callegari (dal 31’ Romero), Lazovic, Kouame; Galabinov (dal 31’ Spinelli).
All. Ballardini.
«Bravi e ordinati nella prima partita. Con poco equilibrio nella seconda, ma avevo bisogno di far giocare tutti e ho molti attaccanti. In questo momento la rosa non è molto equilibrata». Davide Ballardini riassume così l’impegno di Magdeburgo, con il secondo posto nella Interwetten Summer Cup, dove il Genoa cede ai padroni di casa, ma batte, seppur ai rigori, i gallesi dello Swansea.
CERTEZZE Il tecnico rossoblù segue con convinzione la strada più antica e nella partita contro lo Swansea, la prima del pomeriggio, ripropone praticamente la formazione che aveva sfidato lo Zenit, con il solo Mazzitelli al posto dell’indisponibile Bessa. Naturalmente il Genoa propone anche lo stesso modulo, il 3-4-3, con Piatek sempre più titolare al centro dell’attacco, affiancato da Medeiros e Pandev. Proprio il centravanti polacco mette in discesa il match, in avvio di secondo tempo, con un bel gol ispirato da Pandev. Una distrazione difensiva, però, proprio all’ultimo istante del match, quando Spolli era già uscito per un infortunio al polpaccio lasciando spazio a Gunter, ha consentito a McBurnie di siglare il pari con un bel colpo di testa. Dai rigori, però, è arrivato un altro squillo dopo quello di Piatek: il portiere Radu, infatti, ha neutralizzato due conclusioni dal dischetto consegnando il successo al Genoa. ESPERIMENTI Tutto più complicato, invece, nel secondo match (le sfide erano di 60 minuti), quello decisivo, visto che anche il Magdeburgo aveva battuto i gallesi ai rigori (4 a 2). Ballardini, infatti, è stato praticamente costretto a fare esperimenti, impostando il vecchio 3-5-2, ma con protagonisti un po’ improvvisati. Kouame, infatti, ha giocato sul lato sinistro del centrocampo, mentre il giovane Zanimacchia correva a destra. Entrambi in ruoli inconsueti, così come capitava a Lazovic, impiegato come mezzala sinistra. Un errore di El Yamiq consegnava al Magdeburgo il LAPRESSEJ vantaggio, con Lohkemper autore comunque di un gran gol. Butzen chiudeva il conto nel finale quando ormai il Genoa aveva perso la sua identità, mutando schema tattico, infarcito di attaccanti: insieme a Lapadula, infatti, terminavano il match anche Spinelli, all’esordio, Kouame e Asencio: quattro attaccanti. A centrocampo, tra l’altro, veniva a mancare anche Callegari per un problema alla spalla.
BRUNICO Dopo qualche giorno di riposo i rossoblù martedì riprenderanno i lavori nel ritiro di Brunico, dove sono in programma altre due amichevoli: la prima giovedì contro il Cuneo, la seconda sabato, contro una squadra di livello internazionale
ESPERIMENTI Nella seconda gara il tecnico rossoblù sperimenta: Kouame a centrocampo, Zanimacchia a destra