La Gazzetta dello Sport

Il ritorno di mamma Fraser La regina rimette la corona

●A Londra Shelly-Ann, a un anno dalla maternità, vince i 100 in 10”98 Baker fa due 9”90. Haroun 44”07 nei 400, Warholm 47”65 nei 400 hs

- Andrea Buongiovan­ni

La regina si è rimessa la corona. Shelly-Ann Fraser, a Londra, nella prima giornata dell’11a tappa della Diamond League 2018, trionfa due volte. La giamaicana, mentre nei 100 maschili vince lo statuniten­se Ronnie Baker (un doppio 9”90), sulla pista che la consacrò ai Giochi 2012 (oro nei 100 come a Pechino 2008, ma anche argento nei 200 e nella 4x100), torna a vincere una gara internazio­nale e a scendere sotto gli 11”00. L’una e l’altra cosa non le accadevano dal 2016. Nel mezzo, nell’agosto scorso – alla vigilia dei Mondiali ospitati proprio dalla City – è diventata mamma di Zyon. ● I successi internazio­nali e i -11”00 nei 100 della giamaicana (bi-olimpionic­a della specialità) da quando, nell’agosto 2017, è diventata mamma di Zyon

La strada del ritorno ai vertici, ora, appare meno in salita. Prima l’affermazio­ne in batteria in 11”13 (-0.4), dopo poco più di un’ora il bel successo in finale in 10”98 (+0.1).

LA GARA Non ha ancora l’azione fluida ed efficace dei giorni migliori, ma il lanciato è già di gran qualità. E, nell’occasione, assenti le migliori dell’anno (ivoriane Marie-Josee Ta Lou e Murielle Ahourè in testa) serve per precedere la statuniten­se Dezerea Bruant, leader fino ai 70 metri e la 22enne connaziona­le Jonielle Smith, capace del personale a 11”07. La signora Pryce, in questa stagione, non aveva fatto meglio dell’11”09 col quale il 22 giugno, a Kingston, era stata seconda ai campionati nazionali alle spalle di Elaine Thompson.

LA GIOIA «Mi interessa poco di quel che qualcuno può pensare circa il mio tentativo di ritorno da mamma 31enne – dice Shelly-Ann col solito meraviglio­so sorriso –: sono felice perché non correvo a questi livelli da un sacco di tempo. Riprendere dopo la maternità non è stato facile, ma alle difficoltà e ai sacrifici AP sono abituata. Le mie priorità sono diverse dal passato: adesso penso soprattutt­o a mio figlio e programmo gli allenament­i a seconda delle sue esigenze. Ma il mirino, sin dall’inizio, è puntato sulla prossima stagione, quando mi toglierò altre soddisfazi­oni. Quella in corso è solo di transizion­e».

A LIGNANO Scandita, come da tredici anni a questa parte, dal lungo ritiro estivo nell’amata Lignano Sabbiadoro, base logistica e sede di allenament­o allo stadio Teghil col suo gruppo dell’Mvp. Dieci giorni fa ha partecipat­o anche lei, come da tradizione, al meeting Sport e Solidariet­à, un po’ madrina e un po’ amica degli atleti disabili. Per la prima volta col piccolo Zyon in braccio.

IL MEETING Tra gli uomini l’atteso Christian Coleman si ferma precauzion­almente in riscaldame­nto quando, dopo i recenti problemi, avverte un fastidio a una coscia. Baker, in una finale con sei atleti sotto i 10”00 (in un meeting era successo solo a Eugene 2011), ripete il 9”90 della batteria (+0.1 e +0.2), a 2/100 dal mondiale stagionale di Noah Lyles. Secondo è il britannico Zharnel Hughes che, in prospettiv­a Europei, lancia un altro chiaro segnale a Filippo Tortu: fa 9”93 dopo il 9”97 (+0.8) della batteria vinta. Poi, dopo Akani Simbine (9”94), ecco il redivivo Yohan Blake, allo stagionale con 9”95. A proposito di Giamaica: 6° è il 25enne Tyquendo Tracey in 9”98 dopo il 9”96 (+0.2) della batteria. È il 20° uomo del Paese caraibico a scendere sotto i 10”00 e il 13° all-time. I 400 vanno al 21enne Abdellelah Haroun con 44”07, proprio record del Qatar migliorato di 20/100. Kirani James (bentornato in Diamond League) parte a cannone, ai 200 è in testa, ma poi chiude 3° in 44”50. Quinto è Abdi Samba: il re degli ostacoli bassi porta il personale a 44”62, tempo che insieme allo stratosfer­ico 46”98 nel giro con barriere, ne fa il secondo di sempre nell’accoppiata. Meglio, nella somma dei tempi, solo il grande statuniten­se Angelo Taylor (44”05 e 47”25). Gli stessi 400 hs sono di Karsten Warholm: con 47”65 incrementa di 16/100 il proprio record nazionale e quello europeo under 23. L’asta (in quattro oltre i 5.80) è di Sam Kendricks con 5.92. Dopo 28 anni cade un primato del mondo italiano: quello dei 3000 di marcia all’aperto. Il britannico Tom Bosworth fa 10’43”83, 3”27 meglio del crono firmato da Giovanni De Benedictis il 19 maggio 1990 a San Giovanni Valdarno.

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I TEMI

Samba al personale dei 400: 44”62. Solo Taylor ha una accoppiata migliore

Bosworth sottrae a De Benedictis il primato mondiale dei 3000 di marcia

TEST AZZURRI

Test azzurri in avviciname­nto agli Europei di Berlino. Venerdì, a Orvieto (Pg), Anna Bongiorni, con 11”39 (0.7) ha eguagliato il personale nei 100 (Trieste 2017) e ha vinto anche i 200 in 23”52 (1.0) precededno in ambo i casi Irene Siragusa e Jessica Paoletta. A Uomini. 200 (+0.2): Manfredi 21”34. 400: Valentini 47”64. 400 hs: Capotosti 51”24. Marcoa 5000: Antonelli 20’43”43. Donne. 100 (-0.7)/200 (-1.0): Bongiorni 11”39/23”52; Siragusa 11”56/23”59; Paoletta 11”62/24”27. 400: V. Troiani 53”76; Spacca 54”04; Coiro (j) 54”40. A Uomini. 100 (+0.2): Cortelazzo 10"52. 3000 sp: Bamoussa 8’46”79. Giavellott­o: Fraresso 71.47. Donne. 100 (+0.3): Herrera 12”04. Giavellott­o: Bani 54.17. A

Uomini. Uomini.. Triplo: Schembri 15.90 (0.0). Martello: Falloni 73.04; Lingua 70.82. A

(Mi). Donne. 400: V. Troiani 53”65. Disco: Capoferri 52.08.

A HEUSDEN

Ieri sera, al tradiziona­le meeting belga di HeusdenZol­der, esordio assoluto sui 5000 con record nazionale per la 25enne statuniten­se Shelby Houlihan, già rivelazion­e della stagione con 3’57”34 nei 1500. 200 (-1.6): Greaux (Tri) 20”28. 400: J. Borlee 45”57; K. Borlee 45”67; 4. D. Borlee 46”04. 800: Smaili (Mar) 1’45”54. 1500: Avila (Usa) 3’36”41. 5000: Regasa (Eti) 13’06”98; Melak (Eti) 13’07”27; Wolde (Ken) 13’10”65; 13. F. Ingebrigts­en (Nor) 13’30”48. 400: Seyni (Nig) 51”17. 800: Nakaayi (Uga) 1’59”58. 5000: Houlihan (Usa) 14’34”45; Huddle (Usa) 15’01”44; Schweizer (Usa) 15’02”44; 10. Vastenburg (Ola) 15’15”77. 4x400: Belgio 3’31”10; Svezia 3’32”94.

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L’arrivo vincente della 31enne giamaicana Shelly-Ann Fraser, al centro, nei 100 di ieri pomeriggio a Londra in 10”98

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