Il Setterosa all’esame Ungheria
●La vittoria sulla Francia permette alle azzurre di chiudere al terzo posto nel girone ma domani nei quarti ce la vedremo con le campionesse in carica
La difesa al potere, anche stavolta. Il Setterosa travolge la Francia e chiude il girone preliminare degli Europei al terzo posto, con un bilancio di tre vittorie (ci sono anche quelle su Israele e Croazia), una sconfitta(contro la Grecia) e un pareggio (con l’Olanda). Gara senza storia, poker di Arianna Garibotti, buone controfughe procurate dalla zona M. Finisce con lo stesso 11-3 registrato ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona il 27 giugno. Compromesso prematuramente il primo posto, che avrebbe consentito di affrontare un morbido quarto con la Germania, la nostra avversaria domani sarà l’Ungheria detentrice del titolo. Un osso durissimo. «Serviranno testa, cuore e un po’ di mira in più» esorta il c.t. Fabio Conti.
I NUMERI In attacco, effettivamente, bisogna fare meglio: ieri 11 su 34 al tiro (32,4%). «Sono convinta che nelle sfide decisiva saremo più concrete, ma sappiamo pure che la difesa è sempre stata il nostro punto di forza» dice Giulia Emmolo, nove reti in questo torneo. La mancina è reduce da tre stagioni all’Olympiacos (vincendo tre campionati, i primi due assieme INSIDE a Roberta Bianconi), la sensazione è che l’esperienza greca le sia servita per diventare meno istintiva e più ragionatrice in acqua. «È vero, quella è una loro caratteristica, anche se noi abbiamo un gioco non troppo diverso. Più in generale, i tre anni ad Atene sono stati molto belli, mi sento cresciuta sotto tutti gli aspetti e ho apprezzato una polisportiva fantastica, con tifosi caldissimi. Con Roberta andavamo spesso a vedere il basket, l’Olympiacos di Daniel Hackett».
IERI E OGGI La vicecampionessa olimpica si affacciò nel Setterosa nel 2007, ai Mondiali di Melbourne aveva appena 15 anni, il c.t. era il compianto Mauro Maugeri. «Sembra ieri. Quanto è cambiata la pallanuoto femminile in questi 11 anni? Molto, soprattutto sul piano del ritmo, della velocità e dell’intensità» sottolinea l’unica mancina del gruppo azzurro. Ora torna in Italia: per avvicinarsi alla sua Imperia (dove vinse lo scudetto nel 2014, la Coppa Len nel 2012 e nel 2015) ha accettato la corte del Rapallo: «Una squadra giovane, ma ambiziosa. Sono felice di questo trasferimento, dopo tre anni era il momento di rientrare a casa». Emmolo, 27 anni da compiere il 16 ottobre, l’hobby della cucina («Sono molto brava, credetemi») e la passione per lo shopping online («Un modo per trovare cose originali»), non aveva preferenze relativamente all’avversaria dei quarti europei: «La penso come il nostro allenatore e come le compagne: sfumato il primo posto che effettivamente ci avrebbe spianato la strada verso le semifinali, una vale l’altra. Spagna, Russia e Ungheria si equivalgono».