Toro su Juan Jesus. Cairo: «Qualcosa faremo...»
●Due dei 6 centrali sono k.o. e Mazzarri ha chiamato il romanista, che però vuole la Champions. Ma il club è possibilista
Il corteggiamento è iniziato in tempi non sospetti, ora si sfiorano, si parlano, la Roma, il Torino e il calciatore, in un filo diretto costante per provare a far sbocciare un amore. Il Toro non molla Juan Jesus, il preferito per completare una difesa che con gli infortuni di Lyanco (svolge riabilitazione in Brasile) e di Bonifazi (operato per l’esportazione di un’ernia, tornerà tra 40 giorni) si è ritrovata 4 centrali disponibili e la casella del marcatore di piede sinistro occupata dal solo veterano Moretti. «Juan Jesus per la difesa? Vediamo…, dobbiamo ragionare bene», così ieri sera il presidente del Torino, Urbano Cairo, a margine della presentazione della nuova veste grafica dell’inserto La Lettura del Corriere della Sera, è tornato sui temi del mercato. «Ad oggi abbiamo 4 centrali – ha spiegato Cairo -, più due che sono infortunati ma che rientreranno entro 2 mesi. Penso comunque che qualcosa faremo, ma aspettiamo prima di fare nomi». In questi giorni, Juan Jesus è in tournée con la Roma negli Stati Uniti, ma nelle gerarchie di Di Francesco è il quinto centrale: ha sentito anche Mazzarri, con il suo procuratore ha un "ponte" aperto col ds Petrachi. Per ora ha espresso il gradimento di giocare in una squadra che gli garantisca la Champions, ma il pressing continua, Petrachi insiste. E la Roma ha chiuso a un sondaggio del Porto: lo spinge verso il Toro.
ZAZA E EL SHAARAWY Dalla difesa agli attaccanti. E qui navighiamo nel campo delle certezze. Cairo ha ribadito che Ljajic (rientrato lunedì a Torino) non è sul mercato: «Siamo felici di tenerlo, Ljajic ha fatto un buon campionato, non vedo perché dovremmo privarci di lui, non è in previsione». E sulle voci di un interesse per El Shaarawy è netto: «Dobbiamo fare una squadra che sia adatta a Mazzarri e che lui sia contento di avere. Parlando di attaccanti, il mister mi ha detto non prenderne altri, vista la presenza di Belotti, Niang, Ljajic, Edera e Iago. El Shaarawy è un bravissimo giocatore, ma è un regalo che poi rischi di non aprire: lo escludo». Immancabile la domanda su Zaza: «È escluso anche lui».
BRAVO E GIOVANE, MAZZARRI ME NE HA PARLATO MOLTO BENE URBANO CAIRO SU SOUAHILO MEITÉ
SIAMO FELICI DI TENERLO, HA FATTO UN BUON CAMPIONATO URBANO CAIRO SU ADEM LJAJIC
OBI E VALDIFIORI Ribadita la soddisfazione per l’acquisto di Meité, «bravo e giovane, il mister me ne ha parlato molto bene. A centrocampo abbiamo
anche Lukic, Baselli, Rincon e Acquah, che è in forma smagliante». E Cairo non esclude la partenza di Obi e Valdifiori con un «vediamo…». Sulla stagione che verrà: «Non facciamo programmi, restiamo con i piedi per terra. Mazzarri confermato? Ci mancherebbe altro, è un grandissimo allenatore».
A SINISTRA Oltre al centrale difensivo, per completare l'opera sul mercato si cerca anche
un esterno sinistro: proposti Costa dalla Spal, Sobol ex Shakhtar, c’è l’ipotesi Ricca del Malaga, non riscalda Martella, sullo sfondo Laxalt (anche se non c'è una trattativa) ma la prima scelta conduce all’estero. Un’idea potrebbe essere Antonelli del Milan a sentire il suo procuratore Gianni Vitali a Radio Rmc Sport: «Luca ha estimatori in tutta Italia, non ci sono solo Frosinone e Torino».