INTER: VRSALJKO! Atletico, ok al prestito Intesa vicina
1 Il croato rifiuta Napoli e Bayern e mette all’angolo il suo club Ausilio e Berta al lavoro sui bonus per definire la trattativa
Sime ritroverebbe Brozovic e Perisic nella Croazia nerazzurra L’a.d. Antonello: «Incontreremo presto Icardi per il rinnovo»
Dai che il destino sa costruire storie affascinanti. Sassuolo-Inter alla prima forse non vi emozionerà più di tanto, ma mettetevi nei panni di Vrsaljko e state sicuri che ieri pomeriggio al croato un sorriso sarà scappato. Sime contro la sua ex squadra è per deduzione Sime titolare nell’Inter. Dubbi pochi, per come stanno le cose. Per intendersi: il giocatore potrebbe essere presentato ufficialmente la prossima settimana, per la gioia di Luciano Spalletti che preparerà le due partite con Lione e Atletico Madrid (ops, un’altra...ex di Vrsaljko), ovvero gli ultimi due test prima del via della stagione, con l’esterno che aspettava.
CI SIAMO Vrsaljko e l’Inter non sono mai stati così vicini. La presenza a Milano del direttore sportivo dell’Atletico Madrid, Andrea Berta, è la conferma di un affare in dirittura. C’è la volontà di chiudere da tutte le parti, il segnale che il d.s. Piero Ausilio aspettava è arrivato: da Madrid hanno abbassato il muro sulla possibilità di vendere il giocatore in prestito con diritto di riscatto. È una mossa che sa di resa. Perché il club spagnolo ha capito che il croato vuole solo l’Inter ed è pronto a rifiutare altre destinazioni. Anzi, un paio di no li ha già detti: il primo al Napoli, il secondo al Bayern Monaco. E lo stesso Atletico non può permettersi di tenere un giocatore in rosa rischiando di non monetizzare una cessione oggi comunque appetibile, dopo l’ottimo Mondiale disputato dal croato. L’offerta dell’Inter è sul piatto da settimane: 7 milioni per il prestito oneroso, diritto di riscatto tra 12 mesi per altri 18 milioni. Totale 25, a fronte di una valutazione di 30 da parte dell’Atletico. È qui che si tratta, con Berta e Ausilio al lavoro. I cinque milioni possono essere coperti con i bonus. Ma la strada è tracciata, una discesa che porta dritta ad Appiano Gentile. E a favorire l’accelerazione in qualche modo ha contribuito anche Matteo Darmian, che dagli Stati Uniti, dov’è in ritiro con il Manchester United, proprio ieri mattina aveva fatto sapere che «sì, qualcosa di vero nella trattativa con l’Inter c’è, la possibilità di tornare in Italia è concreta, vediamo cosa succede». È successo altro: l’Atletico ha aperto la porta per Vrsaljko e l’Inter si è tuffata dentro. «I direttori stanno lavorando intensamente, la situazione è in evoluzione»», ha spiegato l’a.d. Alessandro Antonello.
RCinque milioni di distanza tra le società, che si sfidano anche su Vidal
RL’a.d. Antonello: «Presto incontro per il rinnovo di Icardi: per noi è fondamentale»
INTRIGO E certo che il tavolo con l’Atletico rischia di allungarsi. Il duello tra i due club rischia di spostarsi pure su un altro giocatore, se è vero che su Arturo Vidal – uno degli obiettivi dell’Inter per il centrocampista – si sta muovendo anche il club di Diego Simeone. Il Bayern l’ha messo in vendita e chiede una cifra di almeno 30 milioni di euro, numeri che oggi l’Inter non è in grado di coprire per i noti problemi di lista Champions. In soldoni: Ausilio prenderà il centrocampista con la stessa formula con cui riuscirà a piazzare Joao Mario. Se il portoghese dovesse lasciare Milano «solo» in prestito (e il West Ham lo rivorrebbe), a quel punto Ausilio sarà costretto a giocare la stessa partita, con tanti saluti a Vidal che pure si sta offrendo un giorno sì e l’altro pure ai nerazzurri. «È uno di grande temperamento e forza», ha detto Antonello. Che poi ha parlato anche del rinnovo di Mauro Icardi: «È il nostro capitano, una pedina fondamentale del progetto Inter. Parleremo con lui nelle prossime settimane». Avverrà probabilmente a cavallo della prima giornata di campionato, subito dopo la fine del mercato. Ovvero quando l’Inter avrà annunciato anche l’arrivo del centrocampista, l’ultimo tassello chiesto da Spalletti. «Vogliamo un obiettivo importante: colmare il gap che ci separa dalla Juventus e dal Napoli», ancora Antonello. Eh, mica scherzi.