La Gazzetta dello Sport

Kean trascina l’Italia Under 19 Domenica finale col Portogallo

- L’ANALISI di VINCENZO D’ANGELO

Dove eravamo rimasti? Ah sì, alla delusione di un’estate mondiale senza l’azzurro e senza inno di Mameli. Retaggi del passato, del clamoroso tonfo agli spareggi dell’Italia di Ventura. Una macchia indelebile per il nostro calcio, certo, ma ormai passata. Il presente ci racconta di una nuova baby impresa, con l’Under 19 di Paolo Nicolato nuovamente in finale all’Europeo, come due anni fa, dove però all’ultimo atto fummo travolti 4-0 dalla Francia di Mbappé, oggi campione del mondo e in corsa per il Pallone d’oro. Di quel nostro gruppo solo Cutrone s’è affacciato in Nazionale maggiore, e la speranza stavolta sarà non solo tornare sul tetto d’Europa, ma vedere al più presto questi giovani talenti contribuir­e in maniera netta alla rinascita della Nazionale. Il successo contro la Francia è una risposta meraviglio­sa, che porta ossigeno a tutto il movimento, perché se il flop mondiale ha aperto alla necessità di una rifondazio­ne, oggi è più facile credere che il futuro prossimo può davvero tornare ad essere azzurro. Siamo tornati a giocare da Italia: con attenzione dietro e cinismo davanti. Come quelle belle nazionali di una volta, quando eravamo i maestri nella fase difensiva e un serbatoio zeppo di talento tra gli attaccanti. Kean e Brignola hanno dimostrato quanto sia importante l’esperienza di un campionato di Serie A alle spalle. Con personalit­à, furbizia e qualità hanno preso per mano la squadra insieme a Capone, protagonis­ta in B col Pescara nell’ultima stagione e a segno proprio contro la Francia anche con l’U21 di Di Biagio a fine maggio. E s’è confermato anche Zaniolo, neo acquisto della Roma. Domenica contro il Portogallo servirà l’ultimo sforzo: un titolo U19 sarebbe il miglior punto di partenza per il nuovo Rinascimen­to azzurro.

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