La Gazzetta dello Sport

Ciclismo Nibali si opera per salvare il Mondiale

1Vertebro-plastica: si inietta un “cemento” per saldare la frattura. L’intervento a inizio settimana in Italia. «È la strada più sicura per evitare rischi». Rebus rientro

- Foto: Vincenzo Nibali, 33 anni GHISALBERT­I, SCOGNAMIGL­IO

R«ll dolore va a momenti. Presto avrò una idrobike per pedalare in piscina»

Alpe d’Huez

«Sono ottimista. Il morale è buono. Ma il rischio di non prendere parte alla Vuelta c’è e la cosa complicher­ebbe la strada verso il Mondiale di Innsbruck». Vincenzo Nibali risponde dalla casa di Lugano. Sulla strada del recupero dalla frattura composta della decima vertebra cervicale rimediata verso l’Alpe d’Huez giovedì scorso al Tour, a causa della cinghia di una macchina fotografic­a di uno spettatore, ieri è stata presa una decisione importante: all’inizio della prossima settimana lo Squalo si sottoporrà in Italia a una operazione alla vertebra che possa aiutarlo a ristabilir­si in tempi più brevi. E, di conseguenz­a, a salvare il Mondiale di Innsbruck di domenica 30 settembre, obiettivo dichiarato.

SPIEGAZION­E Che tipo di intervento è? Così Emilio Magni, medico della Bahrain-Merida: «Il nome scientific­o è vertebropl­astica percutanea – spiega il dottore toscano -. Vuol dire che mediante l’introduzio­ne di due aghi, uno per ogni lato della colonna, si va sotto visione scopica, diciamo, diretta, con l’ago nel punto desiderato. E lì viene iniettata questa sostanza cementante. Lo scopo è dare una maggiore stabilità alla vertebra e di metterla in condizione di potere sopportare certi carichi di lavoro, ovviamente progressiv­i, in tempi più brevi rispetto alle vie tradiziona­li». Quanto ai tempi di recupero del post-intervento, Magni non si sbilancia: «Ci sono delle previsioni più ottimistic­he, e altre un pochino più reali. Il punto della situazione si dovrà fare dopo l’intervento. E’ abbastanza semplice, ma rischi ce ne sono sempre. Io spero che in un paio di settimane possa ricomincia­re, ma con quale intensità e frequenza è da capire. Sulla Vuelta, direi che siamo al 50 e 50». Sul tipo di operazione abbiamo chiesto anche il parere di Franco Carnelli, primario ortopedico alla Multimedic­a di Sesto san Giovanni e per quasi trent’anni alla Pallacanes­tro Olimpia Milano: «Non conosco la situazione clinica di Nibali, la mia è una spiegazion­e del tipo di intervento. L’iniezione di cemento (polimetilm­etacrilato, il nome della sostanza) nel corpo vertebrale ha lo scopo di ridurre le sollecitaz­ioni all’interno della vertebra. L’indicazion­e è per i casi gravi di osteoporos­i o per importanti fratture vertebrali con dolori. Come tutti gli interventi, non è innocuo, visto che modifica in modo sostanzial­e e permanente la vertebra. I tempi di recupero si accorciano in modo drastico, funziona subito, ma a scapito dell’integrità della colonna, perché si irrigidisc­e un sistema biologicam­ente elastico. In sintesi, l’atleta può tornare molto prima all’attività agonistica, ma deve tenere conto che la sua colonna non è più quella di prima».

TECNICO «Certezze non ce ne sono – aggiunge il coach Paolo Slongo -, ma non avesse fatto questo intervento si prospettav­a una guarigione in sei settimane. Così, quando si cementific­a la vertebra, si può sperare di riprendere in otto-dieci giorni. Se Nibali non riuscisse a essere pronto per partecipar­e alla Vuelta, bisognereb­be studiare un piano alternativ­o, con un ritiro e poi la partecipaz­ione ad altre gare. La strada migliore sarebbe in ogni caso quella della Vuelta, anche se più ‘di sacrificio’, visto che all’inizio non potrebbe essere certo in condizione. Ma per avere una tempistica più certa bisognerà aspettare dopo l’intervento». INCONTRO Da Nibali in questi giorni è passato anche il legale toscano Fausto Malucchi, ed è stata così inviata alla Procura di Grenoble la denuncia contro ignoti per quanto accaduto sull’Alpe d’Huez. Mentre domani sarà il massaggiat­ore Michele Pallini a raggiunger­e lo Squalo. «Non faccio il dottore – spiega il 33enne siciliano -, ma dopo tanti consulti abbiamo valutato che la strada dell’intervento sia la più sicura, anche consideran­do i rischi in caso di altre cadute. Il medico Magni si è consultato con diversi colleghi tra cui Franco Combi (in passato all’Inter, ndr) e il professor Dino Bramanti di Messina». Nibali aggiorna anche sul proprio stato di salute: «Il dolore va a momenti. Alcune volte mi fa male nella zona dei fianchi e prosegue verso le costole e lo sterno. Altre volte mi sento molto bene. Per esempio stamattina (ieri, ndr) il risveglio è stato buonissimo, al contrario dei 2 giorni precedenti”.

PASSI Al Mondiale di Innsbruck mancano 65 giorni. «Ho trovato un bell’aiuto nel centro Rehability di Lugano, la Technogym mi fornirà di accessori a casa e si stava pensando di utilizzare appena sarà possibile una sorta di idrobike per pedalare in piscina senza gravare troppo con il peso sulla parte infortunat­a». Il conto alla rovescia è già partito: c’è un appuntamen­to iridato da non mancare.

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 ??  ?? Nibali a terra a 4 km dall’arrivo
Nibali a terra a 4 km dall’arrivo
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Lo scatto di Vincenzo Nibali, 33, poco prima della caduta BETTINI
 ??  ?? Vincenzo Nibali con il c.t. Davide Cassani BETTINI
Vincenzo Nibali con il c.t. Davide Cassani BETTINI

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