Non solo Favilli: Perin-Cancelo, che esordio
1 Il futuro genoano ne fa due al Bayern, bene il portiere e l’esterno portoghese Debutto anche per Can, colpito da crampi
La Juve fa Favilli nel diluvio, prende i primi applausi in Pennsylvania, si gode i nuovi con un orecchio al mercato. Insomma, sorride anche se ha la fascia nera al braccio nel ricordo di Sergio Marchionne. Mercoledì notte Allegri ha conquistato il primo successo 2017-18 e, oltre al risultato, ha apprezzato le buone risposte dopo due settimane di sudore. La più importante è l’ottima vena del centravanti vestito da Ronaldo per una notte: con una doppietta in un tempo, Andrea Favilli ha piegato i baby del Bayern. Così non è un caso che, nel cederlo a titolo definitivo al Genoa, sia stata aggiunta la solita «recompra»: farà la punta in tutto il ritiro americano e poi, una volta in patria, giocherà in rossoblu, ma non uscirà dal cono d’ombra bianconero. I dirigenti e Allegri, che a fine partita ha sparso parole dolci su Favilli, sono interessati a riaverlo a bottega. A Philadelphia, per l’International Champions Cup che ha inaugurato la stagione bianconera, i nuovi arrivati nel mercato sono stati i più seguiti: due su tre hanno passato il primo esame.
I NUOVI Il mondo Juve è incantato, paralizzato, estasiato da un portoghese, e ci mancherebbe pure. Ma così si rischia di dimenticare l’altro talento portato GETTY da Jorge Mendes. Joao Cancelo, portoghese di terra a differenza dell’isolano Cristiano, contro il Bayern ha dimostrato polivalenza, dote per cui è stato pagato oltre 40 milioni. Non ha fatto il terzino (in difesa per 90’ c’era De Sciglio), ma si è mosso da ala, prima a destra e poi a sinistra. Ha fatto intravedere l’argenteria: soliti scatti, solito piede educato. E la stessa affidabilità l’ha dimostrata Mattia Perin, nel ruolo che fu di Buffon e che sarà di Szczesny: parate facili, parate difficili, uscite basse, uscite alte. Ha dato la sensazione di saper governare anche una porta tanto grande: c’è la certezza che la Juve anche quest’anno abbia ben più di un secondo portiere. Emre Can, invece, arriva da lunghi mesi di inattività e la prima partita in bianconero è stata un colpo al cuore, contro il «suo» Bayern. Avrà pesato la voglia di strafare, ma le gambe erano «piombate». Del tutto imballate: mai aveva faticato così tanto in ritiro e, prima della fine del primo tempo, ha mollato per i crampi. Non è niente di grave, a quel fisico da corazziere serve tempo.
JUVENTUS-BAYERN MONACO 2-0 MARCATORE Favilli al 32’ e al 40’ p.t. JUVENTUS (4-3-3) Perin (dal 27’ s.t. Pinsoglio); De Sciglio, Rugani (dal 9’ s.t. Caldara), Chiellini (dal 9’ s.t. Barzagli), Alex Sandro; Marchisio (dall’1’ s.t. Fernandes), Pjanic (dal 26’ s.t. Kastanos), Emre Can (dal 44’ p.t. Fagioli); Cancelo (dal 26’ s.t. Macek), Favilli (dal 9’ s.t. Beltrame), Bernardeschi (dal 14’ s.t. Pereira). All. Allegri.
BAYERN MONACO (4-3-3) Ulreich (dal 37’ s.t. Hoffmann); Johansson (dall’1’ s.t. Rafinha), Stanisic (dall’1’ s.t. Richards), Martinez (dal 37’ p.t. Alaba), Bernat (dall’1’ s.t. Meier); Shabani (dall’1’ s.t. Sanches), Will (dall’1’ s.t. Zaiser), Zylla (dall’1’ s.t. Woo-Yeong); Gnabry (dall’1’ s.t. Robben), Wagner (dall’1’ s.t. Wriedt), Ribery (dall’1’ s.t. Coman). All. Kovac.
ARBITRO Penso (Usa).
NOTE Spettatori 33.000 circa. Ammonito Chiellini (J) per gioco scorretto. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 2’.