Gasp: «Condizione giù» Masiello: «Crediamoci»
1 Il tecnico: «Gara quasi perfetta, ma è troppo presto». Il centrale: «Al ritorno ci vorrà pazienza»
«Non ho niente da rimproverare alla mia squadra». Gian Piero Gasperini è visibilmente deluso. Ma difende a spada tratta i suoi allievi. «E’ stata una partita strana — osserva il tecnico dell’Atalanta — che per lunghi tratti abbiamo gestito in maniera quasi perfetta. Il Sarajevo ha segnato due gol negli unici due tiri scagliati contro la porta di Berisha. Devo dire che per più di un’ora siamo stati molto bravi a non concedere neppure le ripartenze ai nostri avversari». E’ molto difficile spiegare un pareggio che pesa come un macigno sulla strada della qualificazione. Il tecnico della Dea mentalmente rilegge la gara. E il volto diventa di minuto in minuto sempre più pensieroso. «Perché abbiamo sbagliato tante occasioni da gol? Difficile dirlo. Troppa fretta? O, forse, in questo momento paghiamo il fatto che ancora siamo molto lontani dalla condizione fisica migliore. Lo avevo detto alla vigilia che questo tipo di gara a fine luglio nascondono mille insidie. Purtroppo ero stato un buon profeta».
IL FUTURO E ora cosa succede? Per andare avanti nei preliminari di Europa League la squadra bergamasca dovrà fare una grande gara a Sarajevo. «Noi –spiega il tecnico - vogliamo andare avanti. Abbiamo lottato un intero campionato per entrare nelle Coppe. Non vogliamo uscire ora. Però sarà dura. Anzi, durissima. Speriamo che alcuni giorni in più di lavoro ci aiutino a trovare una condizione fisica migliore. Noi possiamo solo crescere». Gasperini spera anche di recuperare Ilicic che a questo punto diventa una pedina fondamentale. Lo sloveno garantisce colpi di classe e soprattutto i gol che stavolta sono mancati. Il Papu Gomez ha fatto il possibile per creare situazioni favorevoli per le punte. Ma Barrow deve ancora completare il processo di maturazione e Zapata per il momento non ha più di trenta minuti nella gambe. Difficile anche che l’Atalanta possa utilizzare l’ultimo arrivato, il croato Pasalic, per la trasferta a Sarajevo. «Noi siamo una squadra tosta. Dateci qualche ora di tempo per digerire la delusione poi torneremo a lavorare a testa bassa. In Europa ci vogliamo restare».
DELUSIONE Deluso anche Masiello: «Ottimo primo tempo contro una squadra che avevamo studiato poco: 2-0 meritato e tante occasioni per aumentare il vantaggio. Non ci siamo riusciti e siamo stati anche un po’ sfortunati: ora piedi per terra, anche se era il primo test dopo 22 giorni di ritiro. Ci vogliono pazienza e fiducia, al ritorno bisognerà vincere».l