LO STATO PSICOLOGICO CONTA MOLTO: LEWIS C’È
Il tracciato del GP d’Ungheria è spettacolare ma durissimo, soprattutto nelle giornate calde, perché è un curva contro curva continuo e quindi per i piloti sarà una prova importante anche dal punto di vista fisico. Si lotta tanto col sottosterzo e dunque serve avere una macchina sempre precisa sull’anteriore, soprattutto nelle ultime due curve, molto simili e molto lunghe, dove bisogna cercare di portare tanta velocità in entrata ed essere poi bravi a dare gas subito.
Le statistiche dicono che su questa pista la Ferrari è andata benissimo, ma quest’anno vedo molto bene anche le Red Bull, che già a Monte Carlo hanno dimostrato di andare forte sui tracciati tortuosi e senza velocità di punta altissime, quindi mi aspetto che siano molto competitive, con Verstappen che può lottare per vincere.
Sarà importantissimo anche il fattore psicologico: Hamilton è reduce forse dalla gara più bella della carriera, in cui ha dimostrato anche in condizioni difficili di essere fortissimo, e quindi il suo morale sarà alle stelle. In caso di brutto tempo, si sentirà un extraterrestre, vista la sicurezza con cui ha gestito l’incertezza del meteo in Germania.
Spero che Vettel si metta subito alle spalle la delusione di Hockenheim con una gran prestazione, anche se dovrà impegnarsi molto per non fare errori e per battere la concorrenza di Raikkonen, che anche in Germania ha dimostrato di essere in forma e combattivo. Da pilota, credo che un professionista preparato e umile come Seb non meritasse, umanamente, un errore del genere, davanti al suo pubblico. Un piccolo sbaglio, costato però un sacco di punti! La qualifica sarà fondamentale: partire in testa su questa pista è importantissimo, ma se anche il tedesco non dovesse centrare la prima fila, alla partenza il motore Ferrari potrebbe fare la differenza, perché ci sono tanti metri tra il via e la prima curva, e la rossa quest’anno ha una velocità di punta incredibile, superiore a quella di tutti gli avversari.