La Gazzetta dello Sport

Thomas, ultima battaglia sui Pirenei «Mi aspetto il peggio»

1Tourmalet e Aubisque sono il test-chiave del gallese in giallo che andava a scuola con Bale

- Ciro Scognamigl­io INVIATO A PAU (FRANCIA) twitter@cirogazzet­ta

«Quello è un idiota, che forse aveva bevuto troppo. Noi siamo qui per correre in bici, è l’unica cosa che vogliamo fare e vogliamo farla in sicurezza, non chiediamo tanto. Così, invece, è troppo». La maglia gialla Geraint Thomas ha scavallato senza problemi la tappa di Pau firmata da Demare allo sprint: dal trionfo a Parigi lo separano solo il tappone pirenaico di oggi (con Aspin, Tourmalet, Aubisque ma senza arrivo in salita) e l’ondulata crono di domani: con 1’59” di vantaggio su Tom Dumoulin, 2’31” su Chris Froome, 2’47” su Primoz Roglic e 3’30” su Nairo Quintana (ieri caduto), è il chiaro favorito per un successo difficile da pronostica­re alla vigilia. Ma a tenere banco è ancora l’accaduto di giovedì, in vista del traguardo del Col du Portet: uno spettatore – indossava una maglia della squadra francese Ag2r — che tocca sul braccio Thomas, quasi lo afferra e rischia di farlo cadere, causando un bis dell’episodio costato il ritiro a Vincenzo Nibali.

PAURA «In quel momento – aggiunge il 32enne gallese del team Sky – quasi non avevo realizzato. Non c’è stato neppure il tempo di avere paura. L’ho avvertito, ma più come un colpo che come una presa. Andavo veloce, mi ha spostato dalla mia linea, è stato una specie di shock. No, non è bello». E ieri si è letto chiarament­e dal labiale come Froome avesse mandato a quel paese (eufemismo) il gendarme che lo aveva placcato e fatto cadere sempre giovedì, mentre dal traguardo tornava verso il bus in bici. Giova ricordare il clima in cui questo Tour è cominciato (e proseguito): Sky non è mai stata troppo simpatica, Froome neppure, l’assoluzion­e prima della partenza dal caso-salbutamol­o per il re del Giro ha contributo ad esacerbare gli animi e l’antipatia si è estesa anche ai compagni. Ieri il team manager Dave Brailsford si è scusato per le parole anti-Francia di lunedì («In Italia e in Spagna ci hanno accolto benissimo, è un problema culturale francese»), e sempre ieri l’atmosfera attorno a Thomas è apparsa migliore rispetto agli ultimi giorni. Ma alla partenza di Trie-sur-Baise attorno al bus di Sky tanti poliziotti non si erano mai visti: e sinceramen­te viene da chiedersi che cosa abbia a che vedere tutto questo con il normale svolgiment­o di una gara di ciclismo. Chissà che cosa ne pensa davvero Christian Prudhomme, il direttore della Boucle: l’altra sera ha cenato con il Presidente della Repubblica Emmanuel Macron, che aveva annullato la visita ufficiale al Tour de France probabilme­nte in consideraz­ione

dello scandalo Benalla che lo ha investito.

CONSIDERAZ­IONI «Il fatto che Thomas sia in testa è sorprenden­te», ha dichiarato il danese dell’Astana Fuglsang, decimo in classifica, che si è detto pure stupito da quanto forte stiano andando quelli che sono arrivati prima di lui giovedì sul Col du Portet. Un po’ sibillino. Di sicuro non è una novità il marchio di Sky sul Tour, visto che la squadra britannica è in pole per vincere il sesto degli ultimi sette (unica eccezione il successo di Vincenzo Nibali nel 2014). «Ci proverò, ma le possibilit­à sono scarse», ammette Tom Dumoulin. «Non resta altra strada che attaccare da lontano», dice Mikel Landa. In ogni caso Geraint Thomas, che da adolescent­e ha frequentat­o la stessa scuola dell’attaccante del Real Madrid Gareth Bale (Whitchurch High School), tiene alta la guardia: «Ci aspettiamo il peggio. Attacchi dall’inizio, sul Tourmalet e sull’Aubisque, in salita e in discesa. Non è ancora finita. Finora però siamo riusciti a controllar­e bene la corsa. Mi auguro che sarà ancora così».

LA SICUREZZA La maglia gialla: «Che shock per il tifoso che mi ha toccato»

«Non chiedo tanto, soltanto correre in sicurezza». Landa: «Proviamoci ancora»

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 ??  ?? Geraint Thomas, 32 anni, 12 volte in giallo: 4 nel 2017 e 8 nel 2018 BETTINI
Geraint Thomas, 32 anni, 12 volte in giallo: 4 nel 2017 e 8 nel 2018 BETTINI
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Il bus del Team Sky ieri alla partenza: almeno 13 agenti di scorta

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