La Gazzetta dello Sport

IMPAZZA TRA MERCATO E PASSIONE L’INTER

Vrsaljko ok Ora un altro uomo forte in mezzo Fari puntati su Vidal e Bakayoko

- Davide Stoppini MILANO

Prestami un campione e ti faccio vedere chi sono io. Ti faccio vedere che quest’Inter è pronta a divertire e a divertirsi sempre, nei fine settimana, con l’inno di Tony Britten che suona allo stadio, a Reggio Emilia come al Bernabeu. A immaginarl­e così, le chiacchier­ate a cena tra Luciano Spalletti e Piero Ausilio, non si va mica troppo lontano dalla realtà. Manca un pezzo al mosaico nerazzurro, poi il puzzle sarà completo. Ma quel pezzo fa tutta la differenza del mondo. Segna il confine tra una squadra ambiziosa e una che l’ambizione può trasformar­la subito in vittorie. O che nella peggiore delle ipotesi si mette davanti l’obiettivo di rientrare in Champions senza aspettare ogni anno il miracolo di Vecino.

PRIORITÀ Dice Spalletti che «abbiamo ancora da fare qualcosa sul mercato, bisogna avere 23 calciatori e ruoli doppi per le tre competizio­ni». Chiaro, senza spazio alcuno per gli equivoci. Sosteneva un vecchio direttore sportivo che gli allenatori sono tutti uguali, più giocatori gli dai e più te ne chiedono. Magari Spalletti non farà eccezione. Ma questi 20 giorni di precampion­ato, oltre alle quattro amichevoli disputate, hanno rafforzato alcune convinzion­i. «C’è la conoscenza di qualche necessità, vengono fuori degli elementi nuovi», spiega il tecnico. Per dire: l’Inter che ragionava intorno a un

● gli acquisti già effettuati: De Vrij, Asamoah, Nainggolan, Politano, Lautaro e Salcedo. Il settimo sarà Vrsaljko, poi sarà la volta del centrocamp­ista

altro esterno offensivo oltre a Politano, si è via via convinta che il tassello mancante – al netto dell’affare Vrsaljko in dirittura e di cui parliamo a parte – è quello di un centrocamp­ista.

ALTO PROFILO Spalletti ha chiesto alla società un centrale di centrocamp­o che abbia una caratteris­tica: il curriculum internazio­nale. E questo ancor prima delle qualità tecniche. Ecco spiegato il motivo per cui all’Inter vengono accostati profili di calciatori molto diversi tra di loro. È la stessa ragione per cui il nome di Nicolò Barella, che pure piace parecchio ad Appiano, viene tenuto in secondo piano. Ausilio potrebbe prenderlo in qualsiasi momento, ma Spalletti preferisce un calciatore pronto e che non si spaventi di fronte all’idea di andare a giocare in grandi stadi, come accadrà all’Inter destinata alla quarta fascia Champions. La società ha però risposto con un’esigenza: l’operazione può essere fatta esclusivam­ente in prestito, con le stesse modalità di Vrsaljko. Questo almeno allo stato attuale, al netto di offerte che possono arrivare per Vecino o Gagliardin­i (ma occhio anche a Perisic, per il quale finora Mourinho si è limitato alle parole). Su Arturo Vidal il club nerazzurro lavora da almeno un anno, la situazione del cileno è costanteme­nte monitorata, il

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LA SITUAZIONE La società nerazzurra lavora solo a operazioni in prestito con diritto

Il Bayern non scende sotto i 30 milioni. Ma se scatta il rinnovo al 2020...

giocatore è felice dell’idea di rientrare in Serie A. Ha un contratto che il Bayern può allungare dal 2019 al 2020, condizione obbligator­ia per il prestito di cui sopra. Il punto è che il Bayern non scende sotto quota 30 milioni. Questo ad oggi, certamente. Ma è concetto che vale per tutti i club: più si avvicina la fine del mercato, più gli affari diventano possibili. Ecco perché è facile immaginare che il nuovo centrocamp­ista sbarcherà a Milano negli ultimi

15 giorni, dopo l’amichevole di Lecce con il Lione.

ALTERNATIV­A Vidal avanti a tutti, ma non è l’unico nome a cui sta pensando l’Inter. Ausilio lavora sottotracc­ia ad altri nomi. E uno è quello di Tiemoue Bakayoko. L’occasione buona potrebbe essere la partita di oggi a Nizza con il Chelsea, alla quale sarà presente anche il d.s. nerazzurro. Il francese è in uscita dal Chelsea, che un anno fa lo acquistò dal Monaco per 42 milioni di euro più bonus. Qui i margini per lavorare a una soluzione in prestito ci sono, ma resta un piano B. Com’era pure la pista che portava a Hector Herrera: l’Inter l’ha seguito, ma quando ha capito che il Porto avrebbe ceduto solo a titolo definitivo ha mollato la presa (e ora il messicano è vicino al Fulham).

POLIVALENT­I Su Vidal, al contrario, gli aggiorname­nti sono costanti. Perché il cileno – molto più di Bakayoko – risponde anche a un altro desiderio di Spalletti: avere in rosa giocatori polivalent­i, in grado di coprire più ruoli e adattabili a più moduli di gioco. In fondo sarà un ritornello della stagione dell’Inter, l’alternanza della difesa a tre con quella a quattro. Stasera a Nizza sarà giusto un assaggio, un antipasto di EuroInter. Per il resto della cena, serve ancora un piatto principale da mettere in mezzo.

L’ALTRA VIA

Il francese in uscita dai Blues. Più lontano Herrera, vicino al Fulham

Una cessione può cambiare scenario. Ma su Perisic finora nessuna offerta

72 ● i punti totalizzat­i da Spalletti nella scorsa stagione, gli stessi della Lazio beffata all’ultima giornata in ottica Champions con lo scontro diretto

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 ?? LAPRESSE ?? SECONDA STAGIONE Il tecnico Luciano Spalletti, 59 anni, alla seconda stagione nell’Inter. Ha già disputato la Champions sulle panchine di Roma e Zenit San Pietroburg­o
LAPRESSE SECONDA STAGIONE Il tecnico Luciano Spalletti, 59 anni, alla seconda stagione nell’Inter. Ha già disputato la Champions sulle panchine di Roma e Zenit San Pietroburg­o
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