JUVE-MILAN VERSO IL SI’
Higuain-Milan: c’è la formula che può liberare Bonucci alla Juve ●●iornata frenetica di incontri tra Paratici e Leonardo per trovare la quadra. Il Pipita è la chiave di tutto: può diventare rossonero in prestito con obbligo di riscatto
Higuain, trovata la formula L’accordo può sbloccare lo scambio Bonucci-Caldara
La geometria della trattativa è complessa ma avrà probabilmente una soluzione a breve: si tratta di fare quadrato intorno a tutta una serie di protagonisti ed esigenze. Le direttrici sono ormai chiare: il Milan vuole in rossonero Caldara, la Juventus (forte della volontà dell’ex) riprenderebbe volentieri Bonucci. Gli angoli da smussare ci sono e per questo le parti hanno lavorato durante tutta la giornata di ieri. Nell’affare sono coinvolti anche un altro giocatore (Higuain) e un’altra società (il Chelsea) ma il primo asse è quello che coinvolge i due difensori e i rispettivi agenti. Nelle ultime ore i colloqui tra procuratori e club sono stati frequentissimi, e questo è più o meno il riassunto di tante parole. Marotta e Paratici, a.d. e d.s. bianconeri, vogliono esaudire il desiderio di Leo e insieme realizzare i sogni di tutti i tifosi juventini: con Bonucci in difesa e Ronaldo davanti la squadra avrebbe la forza e l’esperienza giuste per dare il definitivo assalto alla Champions.
LEO-MATTIA-GONZALO Leo ci metterà del suo: la nostalgia di casa vale un taglio allo stipendio e della possibile sforbiciata si è fatto portavoce il manager Alessandro Lucci, ieri ricevuto sia da Paratici che dal neo d.t. rossonero Leonardo. La posizione del difensore al Milan si è invece fatta più pesante, quasi insostenibile: dopo un solo anno dall’elezione di capitano del nuovo corso, Bonucci ha già fatto sapere di voler abbandonare la nave (condotta in porto, in mezzo a una serie di tempeste, anche grazie a lui). La Juve è pronta a riaccoglierlo ma deve prima fargli spazio: la curiosità è che per far entrare un difensore da Torino vogliono contemporaneamente liberarsi di un attaccante. L’asse si fa qui triangolo: in cambio di Bonucci la Juve è pronta a cedere Caldara ma vorrebbe che al Milan trovasse posto anche Higuain. Una probabile soluzione può essere il prestito oneroso (sui 20 milioni) con certezza di riscatto a 35. L’incastro, in qualche modo, si farà.
INSIDIA CHELSEA Il cambio maglia dei due difensori è molto più semplice, anche se nel rispetto del maxi intreccio pure in questo caso si inserisce una terza pretendente, il Chelsea. Oggi Paratici lascerà Palazzo Parigi e in Francia andrà davvero: è atteso a Nizza (o nei paraggi) per ascoltare l’offerta blues per Caldara (raccolta dal procuratore Giuseppe Riso) che gli inglesi valutano quanto, o più, del Milan. Se però la base dell’operazione venisse a mancare cadrebbe tutto il castello: i rossoneri dovrebbero ovviamente rinunciare all’ex atalantino ma lo stesso dovrebbe fare la Juventus con Bonucci. E dopo che le parti si sono esposte (ultimo Allegri: «Con Leo ho avuto un buon rapporto, e non ci sono problemi ho avuto discussioni con tanti giocatori nel corso degli anni, fa parte del lavoro e dei momenti») forse non conviene a nessuno. Anche le valutazione che i club fanno dei rispettivi centrali sono simili: Caldara è valutato poco più di trenta, Bonucci poco meno di trentacinque. Gli incontri si sono susseguiti fino alla tarda serata di ieri e procederanno in futuro: l’ultimo in ordine di tempo è stato il vertice Riso-Leonardo in cui il dirigente ha spinto per la soluzione milanista. Il d.s. Paratici si era invece già intrattenuto a lungo con Lucci e con lo stesso collega rossonero al quale ha ribadito le condizioni, che in un modo o nell’altro dovrebbero infine essere soddisfatte: l’intenzione dei campioni d’Italia è collegare ai difensori anche il futuro del proprio centravanti. Il profilo di Higuain è certamente gradito al Milan, che invece gradirebbe di meno il costo del cartellino stimato dalla Juventus sui sessanta milioni. La cifra è da grande colpo ma il grande colpo è stato smentito due giorni fa da Leonardo: dividere in due rate l’operazione può essere la via d’uscita.
CONCLUSIONI
Sul tavolo della trattativa resta un quarto pezzo del puzzle: la tessera ha i contorni di Marco Pjaca, corteggiato da Leicester e Fiorentina ma anche dal Milan stesso, che già lo aveva corteggiato proprio prima che finisse alla Juventus. In generale ci sono solo gli ultimi nodi da dover sciogliere ma anche l’umore delle parti tende sempre più all’ottimismo. Dell’affare sarebbero infatti tutti felici: società, giocatori e manager.