Allegri striglia i suoi: «Troppa euforia»
Tecnico: «Non fa bene questa eccitazione Cristiano è e deve essere la normalità E per gli altri affrontarlo sarà uno stimolo»
C’è una atmosfera frizzantina attorno alla Juve, un’euforia contagiosa che parte dai tifosi e invade la Continassa. Insomma, tutto quello che fa venire l’ulcera a Massimiliano Allegri: dall’altro lato del mondo, il tecnico toscano ha voluto gettare una secchiata d’acqua fredda, sua abitudine quando c’è il rischio di rilassare i nervi. «Vedo troppa eccitazione in giro e questo non fa bene. Cristiano Ronaldo è un grandissimo campione, ma è la normalità. Deve essere la normalità», ha detto Max, tra una parola e l’altra di presentazione della sfida di oggi contro il Benfica. E, quell’aggettivo, «normale», masticato più volte da Allegri, sembra la chiave di tutto: la squadra deve proseguire secondo «normale» abitudine. Anche perché l’insidia è dietro l’angolo: «Questo sarà un anno ancora più difficile per noi: le squadre saranno ancora più agguerrite perché veniamo da tante vittorie ed è arrivato un giocatore straordinario. Affrontarlo per gli altri sarà uno stimolo in più», ha aggiunto. CON CRIS Vuoi o non vuoi, si torna sempre là, al portoghese sulla bocca di tutti. Non è andato in America per la delusione dei tifosi (e degli sponsor), ma riempie i pensieri del tecnico: «Cristiano Ronaldo è un valore aggiunto per noi. Ha esperienza internazionale, un grandissimo giocatore e sono felice di poterlo allenare: porta grande personalità e professionalità e può essere un esempio per tutti, soprattutto per i giovani». Intanto, l’ha conosciuto nel Cristiano-Day quando il marziano visitava il centro di allenamento, abbracciava Chiellini e Pjanic e scambiava qualche chiacchiera con lo stesso allenatore: «Cosa ci siamo detti con Cristiano quando ci siamo visti? Abbiamo parlato della felicità con cui è stato accolto e della scelta fatta, ma era un momento di
ALLENATORE JUVENTUS
vacanza e non abbiamo parlato di calcio», ha aggiunto Max.
NOI OK LAVORANDO COME IN PASSATO E RISPETTANDO GLI AVVERSARI
NORMALITÀ Altri lunghi giorni di America per la truppa, poi in Italia le due Juve lontane 10mila chilometri si riuniranno: il gruppo strigliato da Allegri ritroverà i reduci dal Mondiale, Cristiano in primis. A quel punto, resterà una settimana e mezza per amalgamare il tutto in vista del campionato. Insomma, la Signora dovrà andare di fretta, ma non è la tempistica a spaventare Allegri. Semmai, la troppa rilassatezza: «Tutto sta nel rispetto che dobbiamo avere nei confronti delle altre squadre. Potrebbe diventare più facile se lavoreremo come gli altri anni, se non cambierà niente». Insomma, se tutto resti «normale».
MASSIMILIANO ALLEGRI