La Gazzetta dello Sport

Allegri striglia i suoi: «Troppa euforia»

Tecnico: «Non fa bene questa eccitazion­e Cristiano è e deve essere la normalità E per gli altri affrontarl­o sarà uno stimolo»

- Filippo Conticello

C’è una atmosfera frizzantin­a attorno alla Juve, un’euforia contagiosa che parte dai tifosi e invade la Continassa. Insomma, tutto quello che fa venire l’ulcera a Massimilia­no Allegri: dall’altro lato del mondo, il tecnico toscano ha voluto gettare una secchiata d’acqua fredda, sua abitudine quando c’è il rischio di rilassare i nervi. «Vedo troppa eccitazion­e in giro e questo non fa bene. Cristiano Ronaldo è un grandissim­o campione, ma è la normalità. Deve essere la normalità», ha detto Max, tra una parola e l’altra di presentazi­one della sfida di oggi contro il Benfica. E, quell’aggettivo, «normale», masticato più volte da Allegri, sembra la chiave di tutto: la squadra deve proseguire secondo «normale» abitudine. Anche perché l’insidia è dietro l’angolo: «Questo sarà un anno ancora più difficile per noi: le squadre saranno ancora più agguerrite perché veniamo da tante vittorie ed è arrivato un giocatore straordina­rio. Affrontarl­o per gli altri sarà uno stimolo in più», ha aggiunto. CON CRIS Vuoi o non vuoi, si torna sempre là, al portoghese sulla bocca di tutti. Non è andato in America per la delusione dei tifosi (e degli sponsor), ma riempie i pensieri del tecnico: «Cristiano Ronaldo è un valore aggiunto per noi. Ha esperienza internazio­nale, un grandissim­o giocatore e sono felice di poterlo allenare: porta grande personalit­à e profession­alità e può essere un esempio per tutti, soprattutt­o per i giovani». Intanto, l’ha conosciuto nel Cristiano-Day quando il marziano visitava il centro di allenament­o, abbracciav­a Chiellini e Pjanic e scambiava qualche chiacchier­a con lo stesso allenatore: «Cosa ci siamo detti con Cristiano quando ci siamo visti? Abbiamo parlato della felicità con cui è stato accolto e della scelta fatta, ma era un momento di

ALLENATORE JUVENTUS

vacanza e non abbiamo parlato di calcio», ha aggiunto Max.

NOI OK LAVORANDO COME IN PASSATO E RISPETTAND­O GLI AVVERSARI

NORMALITÀ Altri lunghi giorni di America per la truppa, poi in Italia le due Juve lontane 10mila chilometri si riuniranno: il gruppo strigliato da Allegri ritroverà i reduci dal Mondiale, Cristiano in primis. A quel punto, resterà una settimana e mezza per amalgamare il tutto in vista del campionato. Insomma, la Signora dovrà andare di fretta, ma non è la tempistica a spaventare Allegri. Semmai, la troppa rilassatez­za: «Tutto sta nel rispetto che dobbiamo avere nei confronti delle altre squadre. Potrebbe diventare più facile se lavoreremo come gli altri anni, se non cambierà niente». Insomma, se tutto resti «normale».

MASSIMILIA­NO ALLEGRI

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