Ikeme si ferma: «Basta calcio, ho la leucemia»
●Il portiere del Wolverhampton lotta da un anno con la malattia. «Faccio progressi ma il mio fisico è debole»
Carl Ikeme, portiere del Wolverhampton, appende i guanti al chiodo, ma continuerà a giocare la sua partita più difficile. Non si tratterà più di evitare un gol o di salvare i compagni volando tra i pali. Il 32enne di origini nigeriane nato a Sutton Coldfield da oggi penserà a sconfiggere quell’avversario insinuatosi nella sua vita un anno fa, quando una visita medica di routine diagnosticò il manifestarsi di una forma acuta di leucemia. Ikeme iniziò subito a sottoporsi a sedute di chemioterapia pur continuando ad allenarsi. Ma ieri, nonostante la terapia stia dando i suoi frutti, ha deciso di dire basta con il calcio per concentrarsi sulla guarigione.
LA SCELTA «Ne ho parlato a lungo con il mio medico. Volevo tenere duro e continuare — ha raccontato Ikeme sul sito ufficiale dei Wolves — ma lui mi ha consigliato di smettere perché le cure hanno indebolito il mio fisico e non voglio correre il rischio di compromettere i progressi fatti fino a oggi. La salute viene prima di tutto». Poco più di un mese fa annunciò su Instagram di aver quasi sconfitto la malattia, «ma ho ancora degli ostacoli da superare. Ciò che succederà lo scoprirò giorno per giorno». Da qui la scelta più dura, quella di dire addio al calcio e al club in cui è cresciuto a distanza di 15 anni dal debutto tra i professionisti. «Se penso a tutti i sacrifici che ho fatto, non posso non sentirmi triste oggi. Ma sono anche orgoglioso di aver giocato solo per questo club», ha confessato Ikeme, che in passato ha anche difeso la porta della Nigeria in 10 occasioni. «Ai giorni nostri è raro, ma sono felice di averlo fatto e di avere amici per sempre nella famiglia Wolves. Ho avuto tempo un anno per “allenarmi“a fare il tifoso. Ora – ha concluso Ikeme - lo sono a tutti gli effetti e lo sarò sempre».