La Gazzetta dello Sport

Macché Diesel Rosso è turbo «In pochi anni Vicenza in A E se Baggio...»

● Il nuovo patron, leader del fashion: «In B non si fanno profitti, nel futuro vedo il club in Borsa. Scaroni con me»

- Massimo Manduzio VICENZA

Un ambizioso piano di 5 anni, scritto e dettagliat­o voce per voce, per riportare il più in alto possibile il L.R.Vicenza Virtus, la società nata davanti al notaio il 18 giugno. Renzo Rosso, patron di OTB (la holding Only The Brave che raggruppa una serie di marchi del fashion tra cui Diesel è il più noto), fatturato di un miliardo e mezzo di euro nel 2017, l’uomo che ha salvato il club biancoross­o con il milione e 100 mila euro offerto in tribunale per rilevare il ramo d’azienda del fallito Vicenza Calcio, ha illustrato nella sede del gruppo a Breganze il suo progetto per la rinascita. Anzitutto chiamando a raccolta l’imun’estate prenditori­a vicentina. «Qui ci sono autentiche eccellenze — ha detto Renzo Rosso — ho già chiesto il loro coinvolgim­ento. Più saremo, più risorse avremo e prima raggiunger­emo gli obiettivi, tutti insieme perché io voglio che questa sia la società dei vicentini, non di Rosso».

IMPIANTO FORTE La struttura tecnica c’è ed è quella dell’incorporat­o Bassano con il diesse Werner Seeber, l’allenatore Giovanni Colella, i giocatori già sotto contratto e l’ingresso del nuovo direttore generale Paolo Bedin, fino a poche settimane fa alla Lega di Serie B con lo stesso ruolo. Ma l’assetto dirigenzia­le va completato. «Per ora il presidente, come nella vecchia società bassanese, sarà mio figlio Stefano. Il nuovo — spiega Renzo Rosso — lo nominerà il futuro board che costituire­mo quando sarà completata la coalizione dei soci». E il primo ha già un nome e cognome: è il vicentino Paolo Scaroni, neopreside­nte del Milan. «L’idea di dare una mano al Vicenza è nata a un pranzo milanese con le rispettive mogli, lui è un mio amico e sarà al mio fianco». Senza contare che OTB è un brand a livello mondiale e si possono aprire orizzonti impensabil­i. «Abbiamo ricevuto manifestaz­ioni di interesse di banche straniere, chi mi segue in tutto il mondo attraverso i social — spiega Rosso — è incuriosit­o e sui media internazio­nali il brand L.R. Vicenza Virtus potrà avere una visibilità unica, in futuro potremmo arrivare alla quotazione in Borsa, ma per ora voglio lavorare al coinvolgim­ento degli imprendito­ri di qui che devono sentire, come me, la gioia e l’onore di restituire qualcosa alla comunità, al territorio dove hanno realizzato il loro successo».

ORGOGLIO E STORIA Vicenza calcistica vanta nella sua storia anche due Palloni d’oro... «Baggio e Rossi li conosco tutti e due, stiamo dialogando con entrambi, per adesso non c’è niente di concreto, ma se un giorno potremo fare qualcosa insieme sarà molto bello». Intanto, sul campo, c’è da rialzare la testa. «Questo è l’anno zero per noi, certo vogliamo salire di categoria, allestirem­o una bella squadra ma senza fare follie perché così poi si fallisce. Sempliceme­nte puntiamo alla scalata il prima possibile. Fino a dove? In C e in B si perdono soldi — sottolinea Rosso — e noi abbiamo previsto che all’inizio il conto economico sarà in perdita ma, nel tempo, vogliamo una società che faccia profitti». Gli obiettivi del piano di Rosso sono anche altri e tutti ambiziosi: un settore giovanile che sia il migliore del Veneto, uno stadio Menti da sistemare e, fra due-tre anni, rifare nuovo, un modello etico di società in cui i tifosi siano tanti («Sogno 10 mila abbonati») ma sportivi: «Non tollererò cattiverie, litigi, violenze: voglio che il L.R.Vicenza Virtus — conclude Rosso — diventi un punto di riferiment­o per innovazion­e, gestione ma anche comportame­nto».

LE SUE PAROLE

«Ho parlato con Robi e Rossi; di concreto ora c’è poco ma sarebbe bello fare qualcosa insieme»

«Puntiamo a 10mila abbonati ma non tollero liti e violenze; saremo un modello di civiltà»

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IPP Renzo Rosso, 62 anni, patron di OTB e del nuovo Vicenza

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