La Gazzetta dello Sport

Tra Leo e Allegri problemi risolti Il disgelo risale già a fine ottobre

●Il difensore dedicò in forma privata al tecnico il premio Fifa: poi la pace definitiva

- Marco Pasotto

Quando la settimana scorsa ha iniziato a spargersi con forza la notizia del possibile rientro alla base torinese di Bonucci, più o meno tutti si sono posti le due medesime domande: d’accordo ma... come la mettiamo con Allegri? E come sarà possibile presentars­i al cospetto di uno stadio che l’ha massacrato di fischi e insulti non più tardi di quattro mesi fa? Per quanto riguarda la seconda domanda, pare che in un contesto in cui la gente bianconera sarà concentrat­a soprattutt­o su altre coordinate – CR7 –, gli eventuali problemi siano destinati a durare al massimo lo spazio delle prime partite. Per quanto riguarda invece il primo quesito sull’allenatore, qui i problemi starebbero proprio a zero.

PREMIO Bonucci e Allegri infatti avevano ricomposto il rapporto in tempi assolutame­nte non sospetti, e quindi non occorrereb­be alcun discorso chiarifica­tore. Comunque, nulla che andrebbe oltre l’ordinaria amministra­zione fra un allenatore e un giocatore impossibil­e da considerar­e sempliceme­nte uno dei tanti. Il disgelo fra Max e Leo per la precisione risale allo scorso 23 ottobre a Londra, quando Bonucci era stato premiato dalla Fifa, che lo aveva inserito nel top 11 della stagione precedente. La spedizione rossonera – oltre a Leo, l’ex d.s. Mirabelli e l’agente Lucci – al termine dell’evento al London Palladium si era incrociata con quella juventina – Buffon, Allegri e il team manager Fabris – nel foyer riservato a premiati e rispettivi entourage. Ebbene, tra una foto e un brindisi, quando Bonucci aveva visto Allegri gli aveva detto: «Mister, questo premio è anche e soprattutt­o suo». Il tecnico aveva risposto sorridente: «Grazie, mi fa molto piacere».

BATTUTE Un gesto che Max aveva apprezzato parecchio e dopo il quale i due si erano appartati per qualche minuto a parlare. Evidenteme­nte per ulteriori chiariment­i. Il seguito si era avuto ad aprile a Roma in occasione dell’incontro fra arbitri, allenatori, dirigenti e calciatori: anche in quell’occasione uno scambio di battute all’insegna della distension­e. Ecco perché Leo nuovamente agli ordini di Allegri non costituire­bbe alcun motivo di attrito, anche perché il difensore, sebbene abbia sempre motivato in modo abbastanza chiaro i motivi del divorzio dalla Juve, ha poi riconosciu­to privatamen­te di aver commesso degli errori nella gestione di tutta la vicenda. Non c’è base migliore per ricomincia­re.

 ?? IPP ?? DI NUOVO INSIEME? Massimilia­no Allegri, 50 anni, e Leonardo Bonucci, 31. In bianconero hanno condiviso tre stagioni, dal 2014 al 2017, fino al passaggio di Leo al Milan
IPP DI NUOVO INSIEME? Massimilia­no Allegri, 50 anni, e Leonardo Bonucci, 31. In bianconero hanno condiviso tre stagioni, dal 2014 al 2017, fino al passaggio di Leo al Milan

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